little riassunto
29 ottobre 2006
Sabato..vinto di 1 a Costa Masnaga..una delle squadre reputate migliori del campionato!!
Vinto di 1 con due tiri liberi a due secondi dalla fine che eravamo sotto di 1 dopo il Rios show che ci ha portate negli ultimi minuti sotto di 4-5 punti..
Finalmente una grande partita ANCHE in attacco, oltre che in difesa!!!!

Da segnalare (come direbbe l'Alice nel suo blog):
- il mitico esordio in panchina della Ele anche se non può ancora giocare: abbiamo vinto. Quindi Ele d'ora in poi fissa in panchina aspettandoti a pieno regime :)
- il record di tecnici fischiati in una partita: 2 a Frigerio, 1 al nostro coach e 1 alla cubana. E in tutto questo voi direte: arbitraggio scandaloso. e invece devo dire che non sono stati poi così male.
- il pubblico di Costa che più che fischiare/urlare/insultare gli arbitri non faceva. che fastidio.
- io che non trovavo MAI la sovramaglia. MAI. e ci sono anche i numeri sopra, eh??
- la Cri che all'ultima azione sempre sotto di 1 prima dei tiri liberi, scende dal pero e dice 'Ah ma siamo sotto?' :))
- Fulvio che fa il brillante con l'arbitro e invece che lamentarsi dice ridendo 'Mamma se la ruza la cubana, eh?? Porca vacca se la ruza.." ehehehe
- la cubana che riesce a trotterellare più lentamente della Mec!! ;)
- la cubana, povera, che in un nano secondo ha fatto sanguinare due nasi diversi (ovviamente niente fallo). ma poi ha chiesto subito scusa. è stata brava, dai!
- la Cri che prima scambia la cubana per hawaiiana e poi su un mio commento su di lei dice 'Eh sì..beh come tutte le cubane' dal momento che ne conosce almeno una ventina immagino:))
- la cubana che alla fine zitta zitta cacchia cacchia ne ha infilati 29
- la Simi che prende palla sulla rimessa a 4 secondi, si impegola tra due avversarie ma riesce a subire un fallo che più stupido non si poteva fare e, IMMENSA, infila i due tiri liberi della Vittoria
- la Nadia che subito dopo commette fallo e tutta la squadra, eccetto me e Luigi, la stava sbranando. Ragazze...calma..non hanno ancora il bonus.
- la 11 che in quel preciso momento si avvia tutta beata verso la lunetta pensando 'ma sì dai ne basta uno'. eheheh
- l'arbitro vecchio che, babbo, glieli stava anche dando i tiri liberi
- in quel preciso momento la Vivi che nel marasma generale si gira verso di me e grida 'ma quanto cazzo manca?? io non ci capisco niente sul quel tabellone!!!". un mito. :)
- la nostra esultanza finale un po' esagerata forse, ma capiteci, fino a un secondo dalla fine pensavamo di perdere e soprattutto erano 2 partite che non giocavamo a basket!! :)
- la pizza gorgonzola e MELE della Sabry..inconcepibile!
- la lovestory della Sabry con il cameriere baffuto..(sa io e Diego ti abbiamo scoperta subito!!)
- il cameriere baffuto che scambia la Ele per straniera!!!
- Manu Gobbi e il suo bimbo..che piacere rivederla!!!! :)
- il sito di Costa che mi ha rubato due punti e soprattutto che se sommiamo i nostri arriviamo a 58 mi pare anziché 67..:S

Sabato prossimo ci aspetta Varese..sperem..e mercoledì infrasettimanale a vedere Luca a Gallarate dato che ci alleniamo la mattina alle 10.. ommioddddio...

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posted by Sisa at 23:49 | Permalink | 4 comments
25 ottobre 2006
'Come vai oggi?'
'In motorino'
'E' pericoloso in questo periodo. Quante volte te lo devo dire? Si scivola è bagnato'
'Ma non piove!'
'Sì ma c'è umidità'
... [perplessità]
'E poi fa freddo, quello non è un motorino invernale'
...
'Insomma in inverno non puoi andare in giro così ci vogliono delle coperture'
'Infatti non è inverno...'

Questo è il dialogo che ha attivato oggi la mia funzione articolatoria dei discorsi. Che bellezza.
E ringrazio my mother che all'una è venuta a prendermi a Porta Genova (santa donna) altrimenti alle 2 sarei stata ancora in giro a vagare per la linea metropolitana e tranviaria di Milano.

Ma allora!!! vogliamo fare delle linee interurbane che colleghino Cesano Boscolotto con qualche altro punto all'infuori di Bisceglie o no??? grrrrrrrr
Cmq Gabri mia adorata..non ti tradirò mai..stai pronta che se lunedì c'è bel tempo (=non piove) ci facciamo due bei giretti per la grigia milano!!

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posted by Sisa at 15:05 | Permalink | 1 comments
insomma
23 ottobre 2006
Salve a tutti..devo dire che ogni tanto do un'occhiata agli ingressi e, certo, forse il sito del Corriere e di Mtv mi battono, però pensavo peggio. vedo che comunque un po' di gente ignota ogni tanto entra. per ora riesco solo a identificare Luca e forse Lore e la Eli..ma non sono sicura perché non so la connessione di ognuno di voi. tuttavia questo mi rinfranca, anche se ho sempre detto che scrivo solo per me. ed è vero. però fa piacere sapere che ogni tanto qualcuno si collega a vedere che scrivo. se scrivo.


Ieri sera io e my love siamo andati a vedere 'Il diavolo veste Prada'. carino. grande interpretazione di maryl streep ma alla fine solito scialbo finale con la morale della nonna 'è più importante la propria vita, il proprio amore, i propri amici, i propri principi che non il proprio lavoro'. ma uffi ma lo sappiamo tutti. base terra chiama 20th Fox: la gente non va al cinema a cercare sentieri per l'illuminazione e la vita eterna. la gente va al cinema per distrarsi e vedere storie, scene, personaggi inventati per distararsi o veri per documentarsi, o per sognare, per immaginare, per ricordare..insomma per tante cose..ma ogni film deve avere le proprie aspettative. posso capire che Schindler's list abbia preferito anteporre un'impeccabile moralità cristiana condita con una sana riflessione interiore nei suoi propositi, e ci mancherebbe, ma in una commediola come Il diavolo veste Prada o qualunque altra, io credo che si possa anche sforare, no? E che ne so..la protagonista scappa con l'amante perché decide che vuole godersi la vita abbandonando i figli perché sono dei piagnucoloni rompipalle, oppure il povero operaio lascia capri e cavoli per fare il dirigente tradendo i suoi stessi colleghi e principi democratici perché..perché è stufo di vivere di pane e amore e vuole guadagnare guadagnare guadagnare! insomma queste cose sono molto più realtà che non il finale a lieto fine con la classica epifania joyciana! Insomma..troppo perbenismo mi fa sentire cattiva, io, che speravo che alla fine lei scegliesse i soldi e il lavoro..eheheheheh...

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posted by Sisa at 18:16 | Permalink | 3 comments
Sì, forse dovrei
20 ottobre 2006
Oggi è un giorno piovoso. Che schifo. Un giorno in cui fa freschino, poi freddino, e poi freschino...ecccheccazzo decidiamoci!!! Oggi è un giorno, uno dei tanti ormai, che ti svegli e vorresti solo girarti nel letto. Oggi però, al contrario del lunedì e del martedì, la voglia di alzarsi dal letto viene spontanea quando penso che mi aspettano due ore di lezione di linguistica. lo so. mi riterrete pazza. eppure il mio è un grande amore. Oggi è un giorno in cui la metropolitana scioperava. ha ragione anche lei: i macchinisti scioperano ogni due per tre, perché lei non può farlo? Dunque oggi ha deciso che ci sarebbero stati dei rallentamenti 'a causa di problemi alla stazione di Pagano'. Pagàno..pàgano...sempre i soldi c'entrano negli scioperi. cmq sta di fatto che arrivo in orario, miracolo, a lezione. cioè in realtà aveva già dato la definizione di calco e me la sono persa ma confido di ritrovarla nel libro da 18.80 che ripete PRECISAMENTE tutto quello che il docente ci ha spiegato. che spesa utile. vedremo. Oggi è stato giorno di compravendita di libri..anzi in realtà solo 'compra'. E come al solito quando si va in Cuem al vecchio e liceale 'cambio dell'ora', salto tutta la fila che si protrae fino quasi all'ingresso e vado dritta dritta al bancone a chiedere i miei bei 4 libri per un totale di 86.10..quanto costa la cultura!!!! E mi domando e mi chiedo perché la gente sia così cretina da fare una fila monoposto lunga 5 metri. mistero. cmq al ritorno la metropolitana decide ancora di scioperare per 10 minuti a Pagano ma la lieta novella mi giunge in quel di De Angeli per cui scendo e prendo la 63 dritta dritta fino a casa del caro nonnino che oggi compie 82 anni. Auguri veloci e poi a casina a scrivere sul blog che oggi la mente lavora, miracolo, e scaturiscono parole. parole un po' vuote e stupide ora che le metto 'nero su bianco', solo che è difficile 'riportare' i pensieri che ho fatto da stamattina ad ora. il problema è che tutte le volte che la mente macina sono lontana da una qualsiasi rete informatica e da carta e penna. e purtroppo per il mio blog, ho scelto un mestiere (se dovessi farcela sempre..) che non mi permette di stare molto al computer. non temere blogghetino mio..sono sempre in tempo a fare la segretaria. non dei dentisti però che poi ti telefonano a casa alle 9 di sera che tu puoi dire solo 'Ma Paola...che ci fai ancora in ufficio??'.

cmq ieri e oggi mi sono dedicata alla lettura di un libro: 'Ci vediamo al bar Biturico'. Ormai, letti la maggior parte dei classici che volevo leggere (non tutti però), mi sto dando allo sperimentalismo che, come dice il 'caro' Bosisio, non è quasi mai una buona cosa. Esempio lampante questo libro, scritto da tale Paolo Doni, che in realtà è uno pseudonimo di un 'noto giornalista e scrittore italiano' che giustamente deve aver pensato che sarebbe stato meglio non prendersi il merito (?) di quest'"opera". Però, ci sono dei però. Superficialmente cos'è 'Ci vediamo al bar Biturico?'. un diario dei pensieri di una tredicenne ninfomane (o che vorrebbe esserlo) e di un 62enne un po' porco e pedofilo. Strutturalmente confusionario, la trama è parca e neanche troppo bene analizzata, sintatticamente siamo ai limiti dell'agrammaticità (a volte sfociandoci in pieno) e il messaggio pare inesistente. ma l'agrammaticità e la struttura confusa sono la rappresentazione del flusso di coscienza. quando si finisce questo libro si pensa 'vabbè dai vado avanti a scorrere parole con gli occhi sul giornale della metro'. però, c'è sempre un però. perché la Mondadori dovrebbe pubblicare un libro del genere, che io stessa avrei scritto meglio? Forse perché la tredicenne rappresenta il disagio, ma non per forza negativo, della prima adolescenza e la sua 'ninfomania' altro non è che l'ormai dilagante desiderio di una sessualità compelta già a quell'età, il suo odio per i genitori è lo scarto delle regole: insomma il ritratto della prima adolescenza che per chi non lo è mai stato o per chi non se lo ricorda più sembra assurdo. e invece no cari signori. quella è proprio l'adolescenza, parolaccia più, parolaccia meno. E Bruno? Un professore 'famoso' sessantaduenne che si avvilisce pensando al tempo che è passato, al fatto che le donne non lo cercano più e la sua 'pedofilia' nel cercare Giada (la tredicenne) altro non è che il desiderio di rinascere, di sentirsi vivo e non di 'violentarla', né di avere rapporti con lei (non solo questo perlomeno). Insomma il ritratto della prima senilità: quella in cui non si è ancora abituati all'essere vecchi e si cerca ancora in tutti i modi di restare aggrappati alla propria anima giovane. Il tutto farcito con riflessioni sul mondo, su alcune abitudini culturali, come quella di dare nomi ai bambini di oggi tipo Domitilla, o la stessa Giada che sarebbe una pietra o Christian con l'acca come se cambiasse qualcosa. Tutto questo per dire cosa? Non lo so. Forse per dire che le apparenze ingannano? Uhm sì può essere una morale valida per questa storia (la mia che leggo il libro, non quella del libro) ma si può andare anche oltre o non andare affatto. I libri distraggono, forse devo smetterla di cercarci dentro vie esistenziali a chissà quale verità. Sì, forse dovrei.

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posted by Sisa at 12:24 | Permalink | 6 comments
cmq..
18 ottobre 2006
sono stata sgridata di lamentarmi troppo su questo blog.
sono stata sgridata per 'mettere i fatti miei su internet'. uhm.
sono stata sgridata di scrivere molto meno di prima.
qualcuno ha avuto quasi ragione, qualcuno torto marcio ed altri totalmente ragione.
ma che volete che vi dica?
un blog è un blog (che profondità). uno scrive se e quando se la sente, non è un servizio pubblico dovuto alla comunità......e benché meno ci sono qua scritti tutti i fatti miei: chi mi conosce sa che sono una persona estremamente riservata che difficilmente si apre con qualcuno. figurarsi se sbatto su internet 'i fatti miei'. racconto un po' le mie giornate, rifletto..ma nulla più. nulla di più 'grave'..

cmq il puzzle è quasi finito: io e il mio amore ci abbiamo lavorato (non tantissimo devo dire) bene bene ed è quasi terminato. siamo stati davvero bravi. il prossimo, ho promesso, sarà un fantasy e sarà per lui. mi sembra giusto.

domani amichevole, dopo che sabato abbiamo perso. grrrr. e ancora di più grrrr perché abbiamo perso con Lodi, avversarie proverbialmente poco simpatiche. grrrrr. sabato ci aspetta la Pro Patria, sulla carta facile, ma nulla è dato per scontato e nessuno va sottovalutato. e pensando proprio questa frase ieri mi è venuta una gran voglia di Binzago..e cacchio..è solo ottobre..è ancora lunga fino a luglio. eppure ho una gran voglia.

oggi che giorno è stato? un giorno come tanti altri..questo è il punto..ma non vado oltre..sennò poi mi dite che mi lamento.......:)

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posted by Sisa at 00:02 | Permalink | 4 comments
ciclicità storica
16 ottobre 2006
sono vecchia. sono incredibilmente vecchia. venerdì sera dopo i nostri allenamenti, io e Luca ci siamo trovati per andare, come preannunciato, al Goganga a salutare Vivi che parte per un anno (salvo una pausa a febbraio) per il Messico. wow. Siamo arrivati penso a mezzanotte e qualcosa..e siamo andati via dopo un'ora e qualcosa. io non ce la facevo più. lo so, sembrerò una rompipalle che ha passato un'ora a dire al suo ragazzo 'andiamo, dai andiamo'. e invece non è così. tant'è vero che non volevo andare via per questo. ma. a parte il bodyguard che ci seguiva (amore mi sa che la cotta ce la poteva avere più per te che per me!) e a parte il fatto che casa mia è più grande del Goganga (io non credo che sia a norma di legge quel posto!), quei luoghi, le discoteche di oggi, uniscono tutto ciò che più odio in vita mia:
- la massa e quindi gente che ti urta, che ti sta attaccata,
- la musica alta
- il caldo soffocante
- stare in piedi..sì ok ci sono i divanetti è vero. però se devo andare in discoteca (che poi il Goganga non sarebbe neanche una discoteca) per stare seduta sul divanetto tanto vale andare in un bar così non pago l'ingresso. ma al Goganga non si paga l'ingresso per cui mi lamento poco. Ciononostante non posso stare seduta tutto il tempo sul divanetto: tempo di finire il mio daiquiri-succo di frutta e poi in piedi a fare il giro degli amici (pochi) di Luca..solo che poi lui balla un pochino, cioè si muove convulsamente e accanto a me vedo tutti questi corpi che si muovono identicamente e mi chiedo che faccia farebbero gli antichi vedendoli, proprio loro che parlavano di armonia nella danza. mah. proprio non capisco. mi spiace perché la musica era bella (green day, police etc) ma appunto perché una canzone è bella come si fa a ballarla così? anzi mi spiego meglio: se c'è su una bella canzone di questo genere come fai a ballarla così? almeno la musica da discoteca ti stimola a fare movimento convulsi e tu li fai ma puoi dire a ragione di star ballando quella musica lì. mah. ciò che mi consola è la ciclicità di cui parlavano Vico e Nietzche: tutto ritorna. ogni attimo che viviamo tornerà nella storia. Così come, ho scoperto, nel 73 mia madre la chiamavano 'gondoliera' per una maglietta a righe orizzontali rosse che aveva, così noi nel 2004 prendevamo in giro la Fru (te lo ricordi vero fru??) per la sua maglietta a righe. allora forse tra una ventina d'anni si tornerà ad ascoltare musica decente e a far rivivere la defunta arte della conversazione?

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posted by Sisa at 16:17 | Permalink | 4 comments
oggi..che giorno..
13 ottobre 2006
Questa è una perla che ho sentito oggi sull'autobus tornando a casa dall'università. Due vecchietti stavano litigando per la politica. uno berlusconiano. l'altro seguace di Prodi. uno che accusava l'altro di non schierarsi dalla parte dei lavoratori (!!). l'altro che dava del bandito/mafioso/criminale a Berlusconi. il secondo che gridava 'Lunga vita a Prodi. Almeno 50 anni!'. il primo che lo avvisava che dicendo queste cose lo avrebbero picchiato. E discutevano, ovviamente, della modifica alla legge Gasparri. il 'prodiano' (come si dice?) insultava Berlusconi dandogli del criminale e se n'è uscito con questa frase 'perché le leggi...la maggior parte vanno seguite!'. come sarebbe la maggior parte? ehehheh

cmq oggi è stato un gran giorno. anche se sono solo le 16. anche se ho seguito una sola lezione alle 8.30 e poi sono tornata a casa. ma è stata una grande giornata perché per la prima volta mi sono alzata e sono andata in università con un obiettivo. sì, signori. finalmente ho dato uno scopo alla mia carriera universitaria. cioè. mi spiego. finora ho studiato perché mi piaceva ma in alcuni momenti mi è sembrato di star buttando via del tempo. ora non voglio anticipare niente, non sia mai che fallisca, dico solo che cercherò di andare avanti più che posso con lo studio, fin dove mi porterà. e sono sicura che non me ne stancherò mai. oggi ero 10 kili più leggera.

però ho mal di testa. sarà questa nuova consapevolezza che grava sulla mia mente?

vabè stasera voglia di allenarsi meno venti.
vedremo la voglia di giocare domani sera.
stasera festa d'addio (si fa per dire) per Vivi che va in Messico, non so per quanto forse 6 mesi, al Goganga..
domani arriva la mia sorella con la pulce. oggi le è arrivato (finalmente!) il mio regalo per il battesimo. ordinato via web il martedì, consegnato a casa in perfetto stato il venerdì mattina. dei geni puri. a volte basta così poco..
domenica si replica la bancarella in quel di Cesano..solito discorso: se siete in giro, fate un salto!! Noi siamo vicino alla Chiesa dalle 9 di mattina alle 19. non ve ne pentirete mia sorella è un'artista!!

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posted by Sisa at 16:04 | Permalink | 0 comments
alcuni perché
10 ottobre 2006
oggi è il giorno dei perché. ma io dico. perché la gente deve fermarsi e quindi creare code (e qui sottolineo la consequenzialità dell'azione) sulle scale che scendono alla metropolitana per prendere sia il metro, sia il leggo, sia il city? Quando le uniche due cose che differenziano questi insulti al giornalismo (lo dico in amicizia, perché io li leggo sempre, tuttavia penso che i giornali veri li detestino e non a torto) sono la prima pagina e le pubblicità? Dal momento che notizie, parole e quasi le immagini sono le stesse? la cosa più ovvia e normale è che uno passando, senza fermarsi, allunghi una mano e ne prenda una copia. no. mah. e poi queste signore, eh sì perché purtroppo per il mio sesso sono sempre le donne a fare certe cazzate, si ficcano tutte e tre le copie in queste enormi borse (che forse dovrebbero pagare un biglietto solo loro) dando loro un motivo per esistere. mah.

io mi chiedo perché. perché due tedeschi proprio sotto il Duomo mi mostrano una cartina di Milano (parlando, lui, un discreto italiano anche) e mi chiedono dov'è la Scala e via Monte Napoleone? io dico 'ma cazzo hai la cartina sotto gli occhi' e ti rendi conto che il loro problema è che non sanno come metterla e devo spiegargli che piazza la Scala non è di fronte al Duomo! ed effettivamente il problema non è così da poco. Fatto sta che cerco di indicargli come arrivare in via Monte Napoleone con la cartina ma..signori..la cartina ha nomi di via ignote. i posti sono giusti ma non esiste via dei mercanti, via torino, non è segnalata la galleria e neppure corso vittorio emanuele. meno male che scorgo piazza san babila sulla cartina e gli dico che se prosegue sempre per il corso ci arriva. ma chi soni i ladri che hanno stampato quelle cartine?

e poi c'è un'altra domanda che oggi mi frulla per la testa. ma sarà vero che il mondo è bello perché è vario? Mi spiego. che ci sia varietà è bello senz'altro, se fossimo tutti uguali sai che noia. ma se 'vario' diventa 'maleducato' non so se poi è così bello. oggi ho assistito alla brillante scena in cui un controllore ha fatto la multa sul tram ad un uomo non italiano, forse sud americano o giù di lì. sembrava la scena di Ayeye Brazu se non fosse che l'uomo si è semplicemente rifiutato di dare le proprie generalità sostenendo di non parlare italiano, anche se non so come ha fatto il controllore a fargli la multa dunque. beh il tipo, che in realtà era un uomo ben adulto, mica un ragazzino sfrontato, ha passato tutto il tempo a insultare (in italiano ovviamente, perché la lingua guai ad impararla ma vaffanculo lo sapeva dire benissimo) il controllore e appena questi è sceso, ha semplicemente strappato la multa e l'ha buttata fuori dal finestrino continuando la serie di insulti. che poi, gli insulti, per cosa fossero non l'ho mica ben capito. il malcapitato controllore dopotutto fa solo il suo lavoro e in quel caso aveva pure ragione.

ma allora perché invece esistono persone al contrario così..come dire..'squisite'? infatti poi il viaggio in tram è stato allietato quando si è liberato un posto e io ho domandato ad un signore di una certa età con due sacchetti in mano se voleva sedersi. lui ha risposto, con mia grande sorpresa: 'no grazie. ma lei è una persona squisita per avermelo chiesto'. e poi è sceso alla fermata successiva. e io sono felice pensando che magari è tornato a casa da sua moglie dicendole 'sai sul tram una ragazza molto gentile mi ha offerto di sedermi al posto suo'. almeno qualcosina di bello ogni tanto per strada succede e fa piacere.

cmq chiedo ufficialmente scusa all'atm (e nn sapete quanto mi rode) perché il tram ha spostato la sua corsa solo momentaneamente causa lavori. chiedo venia.

ah..ultimo perché..Fru..perchè scrivi post così lunghiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii??

e perché quando la gente saluta al telefono a fine telefonata al 90% dei casi dice 'Ciao..' fa una pausa e poi 'Ciao ciao' detti più velocemente? Cosa cambia? perché il primo ciao è così sminuito?

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posted by Sisa at 16:06 | Permalink | 2 comments
che w.e.!
08 ottobre 2006
Oggi è stato un giorno lunghisssssssssimo. causa: battesimo della mia nipotina. ma in realtà non scriva da qualche giorno quindi la frase corretta dovrebbe essere : questo è stato un fine settimana lunghisssssssssimo. Eh già perché sabato sera abbiamo esordito contro Idea Sport nella prima di campionato: vinto 38 a 67. Il punteggio non rispecchia a pieno la partita tant'è che a fine primo tempo eravamo 22 pari. argh. poi grazie a Dio abbiamo cominciato a buttarla dentro!

Come dicevo però oggi c'è stato il battesimo della pischellina. la giornata è iniziata alle 7.15 di mattina quando Marlon Brando mi ha gridato dolcemente di svegliarmi. Colazione, fatto il letto, lavate le tazze, vestiti di tutto punto, si passa a prendere i miei nonni. l'uno vestito ancora come quando faceva il tranviere (maglioncino bordeaux sotto giacca blu). l'altra con il tailleur, a sua detta, che aveva alla mia comunione o cresima. viaggio tranquillo, in autostrada non c'è nessuno ma Luca non si esprime al meglio, complice la presenza dei due cari vecchietti. Il battesimo era compreso nella messa delle 10.30 del paese e con mia grande sorpresa mi sono resa conto che di tutti i miei amici che parlano parlano, ''io la domenica vado sempre a messa!", ne ho visti solo due. chiaccheroni. noi, da bravi milanesi furbacchiotti, ci siamo presi tutte le panche vicino alla fonte battesimale (che è in fondo alla chiesa) e quindi ci siamo goduti bene il battesimo vero e proprio. poi pranzo al ristorante e il pomeriggio festicciola in oratorio e tra bambini di ogni età che correvano come disperati, tra chi aveva 12 anni e ne mostrava 8 ma se ne sentiva 20, tra chi trangugiava salatini a manciate ma era troppo dolce per dirle qualcosa, tra chi raccontava dell'ultima vacanza a Cuba, senza marito e figli, per imparare a ballare. a 50 anni. non aggiungo altro. tra chi faceva apprezzamenti più o meno velati alle presenze femminili, tra chi intervellava i pettegolezzi con le sigarette e con una bellissima bambina vestita di rosa così dolce e serena da non piangere praticamente quasi mai nonostante tutti i vari strapazzamenti (un angelo..mia nipote!), sono passate un paio d'ore che per i miei piedi intrappolati nei miei bellissimi, ma un po' alti, stivali beige, sono sembrate 24. Tornati a casa, a Milano, io e il mio amor abbiamo cominciato il mio nuovo puzzle e abbiamo fatto, per ora, tutta la cornice. Alla fine ho preso il bacio di Hayez..troppo bello per lasciarlo sullo scaffale del Toy's center.

Vedo comunque che il mio post sull'atm e il passato è stato a volte male inteso, ma poco importa. dopotutto le parole sono sempre altrui e nel farle proprie le si interpreta. e ognuno interpreta a modo suo. nessun problema.

cmq un solo ragguaglio sul passato, in particolare a te Fru: non parlo delle comodità (e cmq anche questo era specificato;) quando ho detto che certamente oggi le tecnologie ci permettano tutt'altra vita, era implicito anche il benessere fisico e spirituale), ma dei valori. Mia nonna, che ha vissuto la guerra, come tutti i nostri nonni, mi racconta sempre tantissime cose e ogni volta dice sì che erano tempi duri, che non c'era da mangiare, da vestirsi, che si rubava/elemosinava a volte, ma dice anche che non cambierebbe la sua vita con nessun altra e che ad ogni modo quei tempi sono stati anche belli. Non c'è mai amarezza nelle sue parole e sì che quando era incinta di mio padre ha fatto tutte le cose che allora si potevano fare per cercare di perderlo (saltava, faceva i bagni col sale..o qualcosa del genere perché si diceva che...) di tutto..perché non avevano i soldi per crescerlo. questo per dire che non è che se la passavano bene.
erano altri tempi, io so riconoscere pregi e difetti di entrambe le epoche ma forse io sacrificherei un po' di benessere in cambio di una maggior ricchezza morale. tu no?

e domani comincia una nuova settimana..alle 7.00 la sveglia e due lezione, alle 8.30 e alle 10.30. E da domani si comincia a studiare per l'esame di dicembre, magari si compra qualche libro e inizia a pieno ritmo il terzo e ultimo anno della triennale e mi mancano 8 esami. e ne sono davvero contenta. e stasera, mentre attaccavo pezzetti dei due amanti più belli dell'arte, pensavo che sì, non ho una stabilità economica e anche spirituale forse, che è ciò che agogno di più, ma in un certo e limitato modo, mi sento felice. di chi sarà il merito kirk?

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posted by Sisa at 23:26 | Permalink | 7 comments
petizione contro l'atm?
03 ottobre 2006
Oggi è stato IL giorno in cui ho iniziato davvero il primo semestre del terzo e ultimo anno (almeno per il momento ultimo). Sveglia alle 6.45: argh! Domani grazie a Dio andrà un po’ meglio ma dato che andando ho incontrato la Lalla, mia vecchia amica, abbiamo deciso che ogni martedì e giovedì andremo a Bisceglie insieme. Bene. Guarda caso proprio i due giorni dopo gli allenamenti così posso svegliarmi cmq ad un orario decente per lavarmi i capelli. Oggi è anche il giorno in cui ho convinto definitivamente me stessa che, sì ha più senso andare in università coi mezzi che non con il motorino. Ma questa convinzione è durata poco, molto poco, tristemente poco.

E qui apriamo una parentesi. Mentre valutavo la possibilità di recarmi in università col motorino, vagliavo anche l’ipotesi di non fare più l’abbonamento ATM annuale ma mensile dato che potrei usarlo molto meno del solito. E questa idea mi sarebbe balenata nella mente anche se non avessi preso in considerazione la Gabri come mezzo alternativo, dato che cmq io uso quotidianamente la metro solo per 7 mesi su 12 e neanche tutti i giorni. ma sentite un po’..io pago l’ANNUALE STUDENTI URBANO 150 euro. Se volessi fare il mensile dovrei pagare 10 euro di scheda magnetica che vale 4 anni e 30, sì sì ho digitato bene, 30 euro al mese. Se andassi in motorino tutto il primo semestre e usassi l’abbonamento solo per febbraio-marzo-aprile-maggio arriverei comunque a spendere una cifra pari a 130 euro, se lo usassi anche il primo pagherei 220 euro. Ma vi pare ammissibile? Qui lo dico e qui lo sottolineo, in nero, in grassetto, sottolineato e chi più ne ha più ne metta: A MORTE L’ATM! Che guarda caso venerdì sciopera pure…ladri..

Riprendendo il percorso di oggi, arrivo in università, ascolto..uhm..cioè diciamo che rimango con gli occhi aperti di fronte al prof, la lezione di storia contemporanea. Grazie a Dio di fianco a me c’è Francesca che mi allieta la ‘lezione’ perché il beneamato professore ha la discutibile idea di SPIEGARE il concetto di ‘frequentante’, di ‘crediti’, di ‘laboratorio’, di passare venti minuti a dire che alla fine il manuale ce lo dobbiamo scegliere noi e soprattutto ha la malsana voglia di soffermarsi e commentare uno per uno o quasi i 31 libri citati nel programma. Praticamente la lezione vera e propria è durata qualcosa come 20 minuti e credo che dalla prossima lezione ci sarebbe circa il 90% in meno dei presenti se non fosse che non frequentante in questo caso significa, e l’ha spiegato bene, due libroni in più. Uscita da Festa del Perdono in perfetto orario, contentissima della perfetta coincidenza per recarmi in via Noto, scopro che quelle grandissime teste di cazzo (scusatemi l’espressione ma credetemi un dizionario di insulti non basterebbe a definirli) che lavorano all’ATM hanno soppresso la fermata del 24 che fa(ceva) angolo con via Santa Sofia e hanno spostato il percorso sulla parallela corso Italia. E fosse solo il problema della fermata vabbè..fai 100 metri in più a piedi (o con la 94). No. Così facendo hanno allungato di almeno 15 minuti la tratta mandando a puttane (sono davvero arrabbiata) tutte le possibili coincidenze di un qualunque studente universitario a cui non basta più nemmeno il quarto d’ora accademico. Ora si fa tutta corso Italia, svolta a sinistra in via Bligny (e solo questo fa perdere 10 minuti per fare 2/3 semafori e col traffico..) e poi a destra in via Ripamonti. Che grandissimi deficienti. Così arrivo a lezione con un ovvio quarto d’ora di ritardo e torno a casa con quasi mezz’ora di ritardo. E cmq cari ‘atiemmini’ sappiate che, da quando lo avete cambiato, il vostro sito fa davvero cagare!!!!!!!!

Comunque la giornata si è risollevata dopo il viaggio disumano (questo perché oltretutto il 24 arriva dopo un’attesa di 10 minuti che porta le persone alla fermata a moltiplicarsi esponenzialmente) con un bel pranzetto da
Luini. Se non sapete chi è Luini, prima vergognatevi, poi chiedete scusa, infine recatevi in via Radegonda (la via dell’Odeon tanto per intenderci) proseguite fino al 16 e comprate uno dei suoi fantastici panzerotti. Non ne rimarrete delusi. E mentre mangio guardo gli edifici (grigi) di Milano e ciò non va d’accordo con il mangiare perché produce una reazione inversa chiamata nausea o vomito come preferite e allora penso a quello che oggi ha detto il professore matto (così da me soprannominato Bosisio) che oltre ad averci raccontato che per 4 anni la sua ex moglie ogni martedì sera si appartava con un suo amico (sposato anch’egli) al Gugliel Motel (quello all’uscita di Capriate) a sue spese, ci ha detto una frase molto intelligente ‘il mondo non migliora né peggiora. Semplicemente cambia’ e poi ha lievemente insultato i nonni o i genitori che cercando di ‘inculcarci’ che una volta era meglio. E allora non posso che pensare che io sono d’accordo con lui sul fatto che il mondo cambia e non ha senso lasciarsi andare a inutili malinconie ma, e mi permetta professore, il mondo una volta era molto meglio. C’era più verde che grigio; a scuola si imparava davvero, ma davvero e lei lo sa molto bene, lei che per l’esame di letteratura italiana ha dovuto impararsi a memoria 9 canti della Commedia e non le veniva chiesto di che razza era il cagnolino della dama del Giovin Signore; la frutta e la verdura avevano ancora un odore che i ragazzini che lavoravano o che aiutavano i fruttivendoli se lo ricordano ancora (come mio padre); si poteva giocare a pallone per strada perché non passava una macchina neanche a pagarla; i bambini sapevano da dove arrivava il latte e magari sapevano anche mungere; i ragazzi si emozionavano a prendere la bicicletta e andare fino a laghetto a neanche 10 km da casa; bambini e ragazzi che si accontentavano, che sapevano apprezzare il lavoro e la modestia della vita, e sapevano ancora riconoscere il giusto valore delle cose semplici e genuine, quando cacciare le rane era ancora considerato un divertimento. Certo..le tecnologie di oggi ci permettono tutta un’altra vita ma si sono persi valori che non saranno mai più recuperati e io sarò sempre più costretta a sentire ragazzine di 13 anni in tv che parlano di sesso o sull’autobus che dicono ‘che cazzo vogliono le bidelle se io sporco la classe. Il loro lavoro è pulire!!’.

Mi spiace professor Bosisio..io non ci credo che lei preferisce il mondo di oggi.

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posted by Sisa at 15:38 | Permalink | 8 comments
we are on a rock..spinning infinity..
Oggi è un giorno in cui tocco la tastiera per la prima volta ora, alle 0:15 e volevo farlo chiedendo scusa per non aver scritto ieri sera. ma poi scopro che anche chi aveva detto che sarebbe passato, non è passato per cui...(vero Sa? ;)). ma sapete come, cadere nella sterile e insulsa descrizione della giornata non è propriamente il massimo che si possa chiedere ad un blog o almeno non ad una persona come me. per cui, come molti saggi dicono, se non ho niente da dire, preferisco tacere.

E' strano fino a pochi minuti fa, precisamente fino a 4 minuti e 15 secondi fa, non avevo la più pallida idea di che cosa scrivere. poi trovo un blog navigando per la rete, di una ragazza normalissima che ha buttato lì qualche canzone tra le sue preferite. io adoro scoprire canzoni nuove così. è successo così con 'the blower's daughter' di damien rice per esempio. navigo a muzzo, come si suol dire, e incontro titoli che mi incuriosiscono. da brava italiana amica della SIAE scarico tutto avidamente col mulo e poi ascolto. e se ti trovi canzoni che ti fanno partire la mente è fatta. canzoni tipo quella che sto ascoltando ora a ripetizione. e sinceramente non vedo l'ora di scaricare le altre. è sempre bello buttarsi su una canzone nuova e quando questa ti piace è una sensazione unica, specie se ti colpisce al primo ascolto perché è come un colpo di fulmine. sì a volte la musica basta. per cosa? non si sa. basta punto. perché se basta significa che stavi cercando qualcosa e il più delle volte questo 'qualcosa' è inspiegabile e delle volte, le volte più fortunate, una canzone lo riempie quel qualcosa e non capirai mai cos'era. ma è bello così. sentire la malinconia dentro delle note sconsciute e dirti 'ma non è possibile, è la prima volta che l'ascolto. non può ricordarmi niente'. ma la musica è così. basta. sempre.

Oggi post musicale? in realtà oggi post sui miei pensieri che arrivano all'improvviso senza 'aspettare la pubblicità' e che quindi non si ha il tempo di ordinare, ma si lasciano drenare, come direbbe Giovanni, giù senza filtro..se qualcuno poi li legge, non li scorre, tanto meglio. per voi.

se poi una canzone riesce a intitolarsi 'la scienza del silenzio' siamo ai limiti dell'opera d'arte. perché il silenzio può significare tante cose. e come ogni cosa al mondo ha le sue regole. ma allora perché una canzone, un semplice insieme di note, riesce a farti provare certe emozioni? mentre scrivo con sotto real player che va, mi sembra di vivere in un film. perché la cosa più bella dei film è che vivi le scene con la musica sotto. e non sai cosa daresti per avere anche tu questa fortuna: la colonna sonora. tutto sembra più facile, ti suggerisce come agire, come sentirti, cosa fare, addiritttura..cosa scrivere in un blog di lunedì sera dopo un allenamento neanche troppo faticoso ma dopo 4 giorni di fila di partite/allenamenti.

quando capitano giorni così mi domando 'cosa sarebbe successo se..?'

Cosa sarebbe successe se invece di basket avessi scelto danza classica? pattinaggio artistico? pallavolo (ahahah dubito fortemente). tuffi? una volta qualcuno di importante mi disse che il basket era il mio sport. come a rassicurarmi: non hai sbagliato scelta. e questo non l'ho mai messo in dubbio. ma come sarebbe stata la mia vita se in quinta elementare avessi seguito il signor Crotti e fossi andata a fare atletica? chissà..

e come sarebbe andata se avessi scelto di fare teatro? come sarebbe andata se avessi deciso di fare l'artistico? e il linguistico? forse così non sarebbe cambiato molto.

Come sarebbe andata se avessi deciso di fare danza e di fare gare professionistiche? e se avessi scelto di vivere al 100% la mia vita davvero? senza buttarmi giù con tutte le avversità? Cosa sarebbe successo se in prima media avessi baciato Jonathan invece di aspettare Federico in terza? Sarebbe cambiata la mia vita futura?

Secondo voi cosa succederebbe se un professore di matematica di una prestigiosa università americana decidesse di lasciare la sua cattedra per andare a fare il benzianaio per 3 anni in un altro stato, così, tanto per fare un'esperienza diversa?
Chiedetelo a Mark O'Connell..perché lui nel 1980 l'ha fatto..e signori..che coraggio!

Ci vogliono scelte come queste per poter dire, in punto di morte, di aver vissuto davvero, bisogna trovarsi al bar sempion di Como a mezzanotte a fare la
corsa con le pinne di venerdì sera per dire di divertirsi davvero. io per ora credo solo di stare occupando il mio tempo. e voi?

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posted by Sisa at 00:21 | Permalink | 5 comments