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30 settembre 2007


Credimus, an qui amant
ipsi sibi somnia fingunt?

(Buc. VIII v. 108)

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posted by Sisa at 23:30 | Permalink | 0 comments
è stato splendido
Parte “Smoke on the water”. “ah questa è la canzone di Lucignolo”. Oddio Cri!!!!!! Questa è la canzone madre del rock!! Cosa c’entra Lucignolo??
E così tra una canzone e l’altra è iniziato il campionato. Sì perché la nostra vice Eve ci ha fatto una compilation di canzoni “che caricano” da ascoltare in spogliatoio prima della partita. Grande idea. Ci si carica, ci si rilassa anche facendosi due risate per il balletto idolo di Nadia su “L’olimpiade” di Tiziano Ferro. “Tu sei un vero asso, osso duro!!!”. Già un osso duro. Così duro che due parole bastano a cambiare una giornata, un mese forse. Sicuramente una partita e una serata che avrebbero avuto esito indubbiamente diverso. Una telefonata può esaltare ma sono fuochi di paglia che durano il tempo di un aprile (ricchi premi per chi coglie questa citazione d'autore). Che dire? Un cervello piccolo così, oppure un cuore immensamente preponderante. Sì forse più questa.

E tra una canzone e l’altra, e un tiro e l’altro, e un passaggio a vuoto e l’altro, e un rimbalzo perso e uno preso, e tra falli subiti e fatti e con un fiocchetto rosso sulla spalla della divisa per aiutare almeno col pensiero uno Paese in difficoltà, abbiamo vinto la prima. 61 a 44 recita il tabellone a fine partita. “punti 8. voto? Buono, dignitoso ha detto la vice. Vinto soffrendo un po’ in attacco, dopotutto gli schemi li abbiamo visti solo venerdì. Ma abbiamo difeso bene”. Chissà domani..

Oggi invece Virigilio mi tiene compagnia, una compagnia un po’ forzata a dirla tutta perché vorrei fare decisamente altro. Partite da andare a vedere, persone da vedere che vuoi vedere e aperitivi cambiati anzi no poi saltati. Ma sì in fondo è meglio studiare un po’..almeno mi convinco di avere una minima possibilità di prendere 18. Sempre se lunedì trovo quel maledetto bigino. Ovviamente io non esco e succedono i disastri (tipo infortuni vari..). Eh sì saranno le stelle..


Non vedo l’ora di fare questo esame per concentrarmi meglio sulla mia vita. La ragazza se si applica può fare meglio. Senza dubbio. Oppure aspetto la fine dell’esame per fare totalmente l’opposto. Ma sì dimentchiamola questa vita coi suoi problemi. Facciamo finta di niente: uscirò tutte le sere e tutti i week end. Qualsiasi offerta (cene, aperitivi, birre, discoteche) sarà accettata all’unanimità. Si inizia a lavorare (spero..se mi chiama!!). Iniziano i corsi. Inizio a mettere giù la tesi. Insomma inizia ottobre che si porta via un settembre un po’ troppo pieno di eventi che non ho ancora ben assimilato.

ps questa è per Eve. Una citazione d'onore va al paninaro della statale 184 che ha sul pc portatile tutta la discografia di Vasco e che canta le sue canzoni mentre ci prepara i panini. Ovviamente io sono lì nel freddo buio della statale che canto col cuore in mano "E' stato splendido, è stato splendido, è stato splendido, è stato splendido".

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posted by Sisa at 14:21 | Permalink | 2 comments
29 settembre 2007
un pensiero fisso. mio malgrado.

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posted by Sisa at 15:27 | Permalink | 1 comments
ricorda
28 settembre 2007
ricordati questo, tu che non leggerai mai queste pagine: il minimo rischio non paga mai. nella vita ci si deve mettere in gioco, sempre. Le persone che non riescono a mettere tutte se stesse in quello che fanno, le persone che non si riescono ad appassionare a niente, alla fine sono quelle più tristi del mondo. sole. completamente sole.

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posted by Sisa at 12:05 | Permalink | 0 comments
è venerdì..oroscopo per tutti!
"Il vagabondo più famoso di Washington non chiede mai soldi. Gira tutto il giorno per le strade dispensando frasi lusinghiere ai passanti. Si fa chiamare l'Uomo dei complimenti. In base ai presagi astrali, Capricorno, dovrai lasciarti ispirare dall'Uomo dei complimenti in due modi. Prima di tutto, dovrai aumentare le benedizioni che dispensi e l'ammirazione che esprimi, diventando una fonte perenne di congratulazioni. In secondo luogo, dovrai rafforzare la tua capacità di attirare complimenti e di accettarli con grazia. Renditi disponibile a ricevere approvazione e applausi. Se ti dedicherai alla prima parte del tuo compito, la seconda verrà da sé." da Internazionale.it/oroscopo

Sta settimana non mi dice molto...lo preferivo settimana scorsa che mi diceva di fantasticare sulle persone passate e future della mia vita. Anche se fantasticare fa male....molto male ho scoperto... soprattutto su persone che vivono sulle nuvole. Lì si cade in continuazione perché le nuvole, ho scoperto, sono impalpabili: a meno che non sia la tua nuvola che ti sei creato da te, non riesci a trovare spazio sulla nuvola di qualcun altro. Ecco perché noi uomini dobbiamo camminare per terra: c'è più spazio anche per chi vuole camminare accanto a noi.

Anche se..la prima parte potrebbe aiutarmi. "Dovrai aumentare le benedizioni che dispensi e l'ammirazione che esprimi". Ovvio che così a comando non ha alcun senso, ma una cosa che ho notato ultimamente (e che forse non è piaciuta...) è che sto diventando un po' troppo petulante. L'altro giorno sono uscita un'oretta con Tommy che, dopo anni che non si parlava davvero, mi dice "Ma ti rendi conto che ti lamenti di tutto?". E io subito "ma no dai non è vero.". E invece forse sì. No beh lamentarmi no, anche perché spesso lo faccio scherzando. Ma che esprimo continuamente giudizi (non critiche necessariamente, commenti) è verissimo. E forse questo può anche rompere alla lunga. Insomma non vorrei che la gente poi pensasse che tutto deve essere a modo mio perché sarebbero ben lontani dalla verità (tanto per chiarire, eh?). Sì beh mi piace dire la mia ma non ho un ego così grande da pensare di aver sempre ragione o di esprimere pareri insidacabili. Insomma forse ultimamente ho esagerato, complice l'emozione, il sapere di essere "sotto giudizio"..che ne so..ma forse questo non c'entra proprio nulla...

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posted by Sisa at 10:58 | Permalink | 3 comments
Tornando a casa da sola la notte in macchina per Milano
Tornando a casa da sola la notte in macchina per Milano mentre piove. Adoro Milano di notte. Ultimamente l'ho riscoperta molto, soprattutto la Milano "vissuta" come diceva qualcuno. E mi piace. Mi piace soprattutto di notte, quando non passa anima viva e allora ti puoi perdere in dettagli che di giorno non vedi. Sì perché troppa luce acceca, invece il buio esalta i particolari. E poi di giorno, col traffico, la voglia di perdersi nella poesia dei dettagli viene meno. Hai solo il tempo di incazzarti per la gente in giro, io per prima. Mentre di notte guido molto più tranquilla e ho molta più pazienza. Forse perché di notte non hai orari, non sei mai in ritardo, non sei sotto gli occhi di tutti. Di notte esci fuori veramente alla luce del sole. E tornando a casa, dicevo, da sola la notte in macchina per Milano con la pioggia. La pioggia..quante parole si possono spendere sulla pioggia? Quante ne ho spese in passato? Ho addirittura dedicato la mia tesina del liceo alla pioggia. Questo fenomeno così tanto bistrattato. Io l'adoro. Sì è vero, quando piove dentro di te e piove anche fuori è una catastrofe (come mi succede in questi giorni) ma di per sé la pioggia è adorabile. Sentirne il rumore, guardarla cadere e soprattutto camminarci sotto senza pensare che ci si bagna, che si prende freddo, solo per farsi lavare via segni che nemmeno il tempo cancella o cancellerà. Dicevo, tornando a casa da sola la notte in macchina per Milano con la pioggia. Da sola, sì perché guidare di notte da sola ha un fascino ancora più particolare. Non devi ascoltare nessuno, non devi concentrarti su qualcun altro. Sei solo tu e la strada, la strada e tu. Impagabile. Insomma, dicevo, tornando a casa da sola la notte in macchina per Milano, ho sentito uno dei miei ultimi cd e risentito una vecchia canzone intramontabile per me di Samuele Bersani (il suo più grande successo credo). E certe frasi, mi sono detta, ci stanno proprio da dio adesso..


Troppo cerebrale per capire
che si può star bene senza complicare il pane,
ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate.
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo
e quando dormo taglia bene l'aquilone,
togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace...
Liberi com'eravamo ieri dei centimetri di libri sotto i piedi
per tirare la maniglia della porta eandare fuori
come Mastroianni anni fa, come la voce guida la pubblicità
ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già.
Troppo cerebrale per capireche si può star bene senza calpestare il cuore,
ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole.
Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini
per scivolare meglio sopra l'odio..
Torre di controllo aiuto, sto finendo l'aria dentro al serbatoio...
Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti.
Leggera leggera si bagna la fiamma,
rimane la cera e non ci sei più...

Vuoti di memoria, non c'e' posto
per tenere insieme tutte le puntate di una storia,
piccolissimo particolare: ti ho perduto senza cattiveria...
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo
e quando dormo taglia bene l'aquilone,
togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace...
Libero com'ero stato ieri, ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi,
adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori...
come Mastroianni anni fa, sono una nuvola, fra poco pioverà
e non c'è niente che mi sposta o vento che mi sposterà...
Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti.
Leggera leggera si bagna la fiamma, rimane la cera e non ci sei più...
non ci sei più...

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posted by Sisa at 01:33 | Permalink | 3 comments
ma chi sei?
26 settembre 2007
sono proprio contenta della forza che ho dimostrato in questa situazione. Ora so che niente può abbattermi. Certo questa lezione, l'ennesima imparata, non mi è scivolata via, ne farò tesoro ma non per questo smetterò di aver fiducia nel prossimo.

la Sisa è forte. che il mondo lo sappia per favore. E come una fenice risorge sempre dalle ceneri..ricordatevi questa frase..ne risentirete parlare molto molto presto.

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posted by Sisa at 13:56 | Permalink | 1 comments
Il buon vecchio Freddy insegna..
24 settembre 2007
I'm just the pieces of the man I used to be: too many bitter tears are raining down on me. I'm far away from home and I've been facing this alone, for much too long. I feel like no one have told the truth to me about growing up and what a struggle it would be. In my tangled state of mind I've been looking back to find where I went wrong. Too much love will kill you if you can't make up your mind. Torn between the lover and the love you leave behind. You're headed for disaster 'cos you never read the signs. Too much love will kill you..every time. I'm just the shadow of the man I used to be and it seems like there's no way out of this for me. I used to bring you sunshine, now all I ever do is bring you down. How would it be if you were standing in my shoes? Can't you see that it's impossible to choose! No there's no making sense of it: every way I go I'm bound to lose. Too much love will kill you just as sure as none at all. It'll drain the power that's in you making you plead and scream and crawl. And the pain will make you crazy: you're the victim of your crime. Too much love will kill you..every time. Too much love will kill you: it'll make your life a lie. Yes, too much love will kill you and you won't understand why. You'd give your life, you'd sell your soul but here it comes again. Too much love will kill you in the end...in the end.

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posted by Sisa at 00:38 | Permalink | 8 comments
Sull'insostenibile leggerezza dell'essere
22 settembre 2007
Negli ultimi giorni più di una persona mi ha chiesto consiglio su Milan Kundera. Il mio scrittore preferito. E che io abbia uno scrittore preferito (tra i miliardi che conosco/studio/leggo) non è cosa da poco per me. Ma il buon Milan (come l'ho definito oggi) è qualcosa di inimitabile, nel suo contesto ovviamente (non venitemi a dire che Dante era meglio....le mele non si paragonano alle pere!). E allora dopo che mi è stato predetto dalle suddette persone prima un futuro brillante da insegnante di letteratura (che culo..) e poi quello di recensionista, allora ho pensato bene di fare promozione culturale al mio Kundera su questo blog. E da che opera iniziare se non da "L'insostenibile leggerezza dell'essere?" tenendo conto che io non lo reputo necessariamente il suo capolavoro. Un libro semplice (mi è stato chiesto infatti se non fosse troppo filosofico) che parla di un uomo, di una donna (anzi di due uomini e due donne) e di un cane. Ma Kundera è come Vasco (ah ah ah adesso qualcuno mi sbranerà): parlando di cose normalissime ti tira fuori ragionamenti molto profondi e sì in un certo senso filosofici ma sempre attuali e mai pesanti. In cosa è come Vasco? Nella sensazione che ti dà leggere un suo passo e poi commentare "E' proprio quello che stavo pensando. Non avrei saputo dirlo meglio".

Ecco alcuni passi de "L'insostenibile leggere dell'essere"..tanto per gradire..tanto per invogliare chi non l'ha ancora fatto a leggerlo.

"Ma davvero la pesantezza è terribile e la leggerezza meravigliosa? [...] Quanto più il fardello è pesante, tanto più la nostra vita è vicina alla terra, tanto più è reale e autentica. Al contrario, l'assenza assoluta di un fardello fa sì che l'uomo diventi più leggero dell'aria, prenda il volo verso l'alto, si allontani dalla terra, dall'essere terreno, diventi solo a metà reale e i suoi movimenti siano tanto liberi quanto privi di significato. Che cosa dobbiamo scegliere allora? La pesantezza o la leggerezza?"

"Non esiste alcun modo di stabilire quale decisione sia la migliore, perché non esiste alcun termine di paragone. L'uomo vive ogni cosa subito per la prima volta, senza preparazioni. Come un attore che entra in scena senza aver mai provato. Ma che valore può avere la vita se la prima prova è già la vita stessa? [...] Quello che avviene soltanto una volta è come se non fosse mai avvenuto. Se l'uomo può vivere solo una vita, è come se non vivesse affatto."

"Ma non è invece giusto il contrario, che un avvenimento è tanto più significativo e privilegiato quanti più casi fortuiti intervengono a determinarlo? [...] Soltanto il caso ci parla. [...] Non certo la necessità, bensì il caso è pieno di magia. Se l'amore deve essere indimenticabile, fin dal primo istante devono posarsi su di esso le coincidenze come gli uccelli sulle spalle di Francesco d'Assisi."

"La vertigine è qualcosa di diverso dalla paura di cadere. La vertigine è la voce del vuoto sotto di noi che ci attira, che ci alletta, è il desiderio di cadere, dal quale ci difendiamo con paura."

"Per Sabina vivere nella verità, non mentire né a se stessi né agli altri, è possibile soltanto a condizione di vivere senza pubblico. Nell'istante in cui qualcuno assiste alle nostre azioni, volenti o nolenti, ci adattiamo agli occhi che ci osservano, e nulla di ciò che facciamo ha più verità. Avere un pubblico, pensare a un pubblico, significa vivere nella menzogna. Sabina disprezza la letteratura nella quale gli autori rivelano ogni piega intima di se stessi e dei loro amici. L'uomo che perde la propria intimità perde tutto, pensa tra sé Sabina. E l'uomo che se ne sbarazza di sua spontanea volontà è un mostro."

"Se si cerca l'infinito basta chiudere gli occhi"

"Sono sempre le stesse domande che passano per la testa di Tereza fin dall'infanzia. Perché le domande veramente serie sono solo quelle che possono essere formulate da un bambino. Solo le domande più ingenue sono veramente serie. Sono domande per le quali non esiste risposta. Una domanda per la quale non esiste risposta è una barriera oltre la quale non è possibile andare. In altri termini: sono proprio le domande per le quali non esiste risposta che segnano i limiti delle possibilità umane e tracciano i confini dell'esistenza umana."

"Chi abbandona il luogo dove vive non è felice"

"Ciò che l'io ha di unico si cela appunto in ciò che l'uomo ha di inimaginabile. Noi possiamo immaginarci solo ciò che nelle persone è uguale, ciò che è comune. L'io individuale è ciò che si differenzia dal generale, quindi ciò che non si può indonvinare o calcolare in precedenza, ciò che nell'altro si deve svelare, scoprire, conquistare."

"Subito all'inizio della Genesi è scritto che Dio creò l'uomo per affidargli il dominio sugli uccelli, i pesci e gli animali. Naturalmente la Genesi è stata redatta da un uomo, non da un cavallo. Non esiste alcuna certezza che Dio abbia affidato davvero all'uomo il dominio sulle altre creature. E' invece più probabile che l'uomo si sia inventato Dio per santificare il dominio che egli ha usurpato sulla mucca e sul cavallo. Sì, il diritto di uccidere un cervo o una mucca è l'unica cosa sulla quale l'intera umanità sia fraternamente concorde, anche nel corso delle guerre più sanguinose".

"Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi. A seconda del tipo di sguardo sotto il quale vogliamo vivere potremmo essere suddivisi in quattro categorie. La prima categoria desidera lo sguardo di un numero infinito di occhi anonimi: in altri termini desidera lo sguardo di un pubblico. [...] La seconda categoria è composta da quelli che per vivere hanno bisogno dello sguardo di molti occhi a loro conosciuti. Si tratta degli instancabili organizzatori di cocktail e di cene. [...] C'è poi la terza categoria, la categoria di quelli che hanno bisogno di essere davanti agli occhi della persona amata. La loro condizione è pericolosa: [...] una volta o l'altra gli occhi della persona amata si chiuderanno e nella sala ci sarà il buio. E c'è infine una quarta categoria, la più rara, quella di coloro che vivono sotto lo sguardo immaginario di persone assenti. Sono i sognatori."

"Il tempo umano non ruota in cerchio ma avanza veloce in linea retta. E' per questo che l'uomo non può essere felice, perché la felicità è desiderio di ripetizione. Sì la felicità è desiderio di ripetizione".

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posted by Sisa at 14:49 | Permalink | 1 comments
oroscopo
Ecco il mio oroscopo per la prossima settimana. L'ho preso da qui su consiglio del Bolla. E vi dirò che tanto stupido e insensato non è (l'oroscopo non il Bolla..). Torno ora da una serata fuori col mio fratellino per aggiornarci delle rispettive vite e questo oroscopo letto ora alle 2.29 di notte offre non pochi spunti di riflessione. Riflessioni che forse metterò anche per iscritto e poi forse su questo blog che piano piano sta rinascendo dalle ceneri. Come me.

Trecento anni fa, sul terreno dove adesso sorge casa mia viveva una famiglia di indiani miwok. Oggi voglio rendergli omaggio e onorarli con un senso di meraviglia e curiosità. Chissà cosa ci sarà qui tra trecento anni! Una moschea cinese? Un istituto di ricerca sugli androidi? Una comunità multiculturale, poliglotta e poliamorosa? Chiunque sarà, gli rendo omaggio. E lo onoro con meraviglia e curiosità. T'invito a usare quanto ho appena detto come punto di partenza per una lunga meditazione. Proiettati indietro e in avanti nel tempo con spirito di giocosa riverenza. Sprona la tua fantasia a fantasticare sulle persone che ti hanno preceduto e che ti seguiranno.

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posted by Sisa at 02:26 | Permalink | 0 comments
Come vola il tempo
20 settembre 2007
Come vola il tempo..
Ieri sei una bimba che contesta i genitori e piange per storielle insulse con ragazzi di cui da grande ti ricordi a malapena il nome.
E soprattutto, non sai cosa sia il futuro.
Credi che sia qualcosa inventato dalla scuola e rimpinzato poi dai sogni infantili.
Credi di essere al sicuro e che ci arriverai, prima o poi sì, ma non ti chiedi perché né tantomeno come o quando. Poi invece un giorno la vita bussa e ti dice "Ecco il tuo futuro", dove però non ritrovi niente di quello che avevi pensato. Non è il futuro come tutti te lo avevano descritto. NOn è il futuro del "Che lavoro vuoi fare da grande?". No, è il futuro grammaticale, inteso come tempo immediatamente successivo al presente. E capisci solo allora che non era poi così lontano e che tu non sei preparata...
Ma ci sei dentro, cazzo, sei dentro fino al collo. E non sai da che parte voltarti...
Senti che tutto il tempo che ti sembrava di avere prima ora non c'è più.
Ti senti addosso una fretta angosciante, ti sembra di non poter perdere un attimo mentre invece ne stai sprecando un'infinità. A fine giornata, senti di non aver concluso niente neppure oggi.
Magari un sogno ce l'hai, un'ambizione o forse semplicemente una giustificazione al tuo perdere tempo, che è lì pronta da usare se qualcuno dovesse accorgersene. Ma questa condizione di non appartenenza a niente e nessuno ti preme.
Come vola il tempo...chissà se volerà ad un tempo tale da permettermi di trovare la mia strada da così in alto perché l'eco dei miei 15 anni sta svanendo, il miraggio dei 30 sbiadisce e mi sento solo affrondare nei dubbi dei 22..


Ecco perché ora cambio rotta, prendo in mano la mia vita e la dirigo dove voglio io...

Another turning point
a fork stuck in the road
Time grabs you by the wrist
directs you where to go
So make the best of this test
and don't ask why
It's not a question
but a lesson learned in time

It's something unpredictable
but in the end it's right.
I hope you had the time of your life.
-Green day-

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posted by Sisa at 11:15 | Permalink | 3 comments