petizione contro l'atm?
03 ottobre 2006
Oggi è stato IL giorno in cui ho iniziato davvero il primo semestre del terzo e ultimo anno (almeno per il momento ultimo). Sveglia alle 6.45: argh! Domani grazie a Dio andrà un po’ meglio ma dato che andando ho incontrato la Lalla, mia vecchia amica, abbiamo deciso che ogni martedì e giovedì andremo a Bisceglie insieme. Bene. Guarda caso proprio i due giorni dopo gli allenamenti così posso svegliarmi cmq ad un orario decente per lavarmi i capelli. Oggi è anche il giorno in cui ho convinto definitivamente me stessa che, sì ha più senso andare in università coi mezzi che non con il motorino. Ma questa convinzione è durata poco, molto poco, tristemente poco.

E qui apriamo una parentesi. Mentre valutavo la possibilità di recarmi in università col motorino, vagliavo anche l’ipotesi di non fare più l’abbonamento ATM annuale ma mensile dato che potrei usarlo molto meno del solito. E questa idea mi sarebbe balenata nella mente anche se non avessi preso in considerazione la Gabri come mezzo alternativo, dato che cmq io uso quotidianamente la metro solo per 7 mesi su 12 e neanche tutti i giorni. ma sentite un po’..io pago l’ANNUALE STUDENTI URBANO 150 euro. Se volessi fare il mensile dovrei pagare 10 euro di scheda magnetica che vale 4 anni e 30, sì sì ho digitato bene, 30 euro al mese. Se andassi in motorino tutto il primo semestre e usassi l’abbonamento solo per febbraio-marzo-aprile-maggio arriverei comunque a spendere una cifra pari a 130 euro, se lo usassi anche il primo pagherei 220 euro. Ma vi pare ammissibile? Qui lo dico e qui lo sottolineo, in nero, in grassetto, sottolineato e chi più ne ha più ne metta: A MORTE L’ATM! Che guarda caso venerdì sciopera pure…ladri..

Riprendendo il percorso di oggi, arrivo in università, ascolto..uhm..cioè diciamo che rimango con gli occhi aperti di fronte al prof, la lezione di storia contemporanea. Grazie a Dio di fianco a me c’è Francesca che mi allieta la ‘lezione’ perché il beneamato professore ha la discutibile idea di SPIEGARE il concetto di ‘frequentante’, di ‘crediti’, di ‘laboratorio’, di passare venti minuti a dire che alla fine il manuale ce lo dobbiamo scegliere noi e soprattutto ha la malsana voglia di soffermarsi e commentare uno per uno o quasi i 31 libri citati nel programma. Praticamente la lezione vera e propria è durata qualcosa come 20 minuti e credo che dalla prossima lezione ci sarebbe circa il 90% in meno dei presenti se non fosse che non frequentante in questo caso significa, e l’ha spiegato bene, due libroni in più. Uscita da Festa del Perdono in perfetto orario, contentissima della perfetta coincidenza per recarmi in via Noto, scopro che quelle grandissime teste di cazzo (scusatemi l’espressione ma credetemi un dizionario di insulti non basterebbe a definirli) che lavorano all’ATM hanno soppresso la fermata del 24 che fa(ceva) angolo con via Santa Sofia e hanno spostato il percorso sulla parallela corso Italia. E fosse solo il problema della fermata vabbè..fai 100 metri in più a piedi (o con la 94). No. Così facendo hanno allungato di almeno 15 minuti la tratta mandando a puttane (sono davvero arrabbiata) tutte le possibili coincidenze di un qualunque studente universitario a cui non basta più nemmeno il quarto d’ora accademico. Ora si fa tutta corso Italia, svolta a sinistra in via Bligny (e solo questo fa perdere 10 minuti per fare 2/3 semafori e col traffico..) e poi a destra in via Ripamonti. Che grandissimi deficienti. Così arrivo a lezione con un ovvio quarto d’ora di ritardo e torno a casa con quasi mezz’ora di ritardo. E cmq cari ‘atiemmini’ sappiate che, da quando lo avete cambiato, il vostro sito fa davvero cagare!!!!!!!!

Comunque la giornata si è risollevata dopo il viaggio disumano (questo perché oltretutto il 24 arriva dopo un’attesa di 10 minuti che porta le persone alla fermata a moltiplicarsi esponenzialmente) con un bel pranzetto da
Luini. Se non sapete chi è Luini, prima vergognatevi, poi chiedete scusa, infine recatevi in via Radegonda (la via dell’Odeon tanto per intenderci) proseguite fino al 16 e comprate uno dei suoi fantastici panzerotti. Non ne rimarrete delusi. E mentre mangio guardo gli edifici (grigi) di Milano e ciò non va d’accordo con il mangiare perché produce una reazione inversa chiamata nausea o vomito come preferite e allora penso a quello che oggi ha detto il professore matto (così da me soprannominato Bosisio) che oltre ad averci raccontato che per 4 anni la sua ex moglie ogni martedì sera si appartava con un suo amico (sposato anch’egli) al Gugliel Motel (quello all’uscita di Capriate) a sue spese, ci ha detto una frase molto intelligente ‘il mondo non migliora né peggiora. Semplicemente cambia’ e poi ha lievemente insultato i nonni o i genitori che cercando di ‘inculcarci’ che una volta era meglio. E allora non posso che pensare che io sono d’accordo con lui sul fatto che il mondo cambia e non ha senso lasciarsi andare a inutili malinconie ma, e mi permetta professore, il mondo una volta era molto meglio. C’era più verde che grigio; a scuola si imparava davvero, ma davvero e lei lo sa molto bene, lei che per l’esame di letteratura italiana ha dovuto impararsi a memoria 9 canti della Commedia e non le veniva chiesto di che razza era il cagnolino della dama del Giovin Signore; la frutta e la verdura avevano ancora un odore che i ragazzini che lavoravano o che aiutavano i fruttivendoli se lo ricordano ancora (come mio padre); si poteva giocare a pallone per strada perché non passava una macchina neanche a pagarla; i bambini sapevano da dove arrivava il latte e magari sapevano anche mungere; i ragazzi si emozionavano a prendere la bicicletta e andare fino a laghetto a neanche 10 km da casa; bambini e ragazzi che si accontentavano, che sapevano apprezzare il lavoro e la modestia della vita, e sapevano ancora riconoscere il giusto valore delle cose semplici e genuine, quando cacciare le rane era ancora considerato un divertimento. Certo..le tecnologie di oggi ci permettono tutta un’altra vita ma si sono persi valori che non saranno mai più recuperati e io sarò sempre più costretta a sentire ragazzine di 13 anni in tv che parlano di sesso o sull’autobus che dicono ‘che cazzo vogliono le bidelle se io sporco la classe. Il loro lavoro è pulire!!’.

Mi spiace professor Bosisio..io non ci credo che lei preferisce il mondo di oggi.

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posted by Sisa at 15:38 | Permalink |


8 Comments:


  • At 4/10/06 11:08, Anonymous Anonimo

    Ciao
    sono venuta a trovarti!
    Anch'io non ho un ottimo rapporto con l'Atm. Ogni mattina mi faccio un'ora di viaggio su metro e bus affollati. Dove spesso si schiatta dal caldo! e pensa una volta sono pure svenuta avendo già di mio la pressione bassa..
    Ciao a presto
    Ladybird80
    P.S. senti mica ho capito questo modo di commentare perchè non hai scelto il solito?  
  • At 4/10/06 12:03, Anonymous Anonimo

    Uahahaha una contestatrice!  
  • At 5/10/06 18:56, Blogger Flipp10Ato

    se vuoi spiegazione sull'atm chiedi a me...cmq. la tessera è elettronica non magnetica !!!  
  • At 6/10/06 13:58, Blogger Sisa

    no no che spiegazioni..io voglio demolirli!!! eheh cmq hai ragione flipp..piccolo lapsus!!  
  • At 8/10/06 10:57, Blogger Flipp10Ato

    Sisetta non ti spiego i dettagli,ma se eviti di demolire l'atm mi fai un piacere...specialmente evita di demolire il progetto sbme...  
  • At 8/10/06 19:59, Anonymous Anonimo

    Due commenti.
    Il primo sull'ATM (e non sulla gente che ci lavora), che io odio e detesto con tutto il mio cuore. O meglio, la ringrazio molto per la sua cortesia nel portarmi nelle zone trafficate e nelle aree pedonali della città..ma porco di quel porco, mi puoi far pagare un servizio neppure dignitoso uno sproposito? I mezzi sono sporchi, praticamente mai in orario, bollenti d'estate e maleodoranti tutto l'anno. Se per caso vi capita di trovare un posto per sedervi quando queste condizioni sono presenti vi conviene andare a giocare al lotto appena scesi dal mezzo, se invece non vi capita non dovrete premurarvi di andare da nessuna parte: un'ambulanza vi porterà al Pronto Soccorso dopo i tentativi di rianimazione di tutti i presenti.
    Meno male che alla Statale è venuta la piccola idea di fare un abbonamento annuale agevolato (Sisotta informati se ti conviene, ma muoviti perché mi sembra che a fine ottobre finisca il periodo di richiesta).

    Seconda cosa, ma su questa non ti dò ragione, è l'affermazione sui cambiamenti del mondo.
    Io sono d'accordo col tuo prof. e ti racconto un'aneddoto..
    Qualche anno fa, in una delle abituali escursioni nei boschi in quel di Attimis (Udine) io e i miei amici ci siamo trovati davanti ad una casetta costruita vicino ad un torrentello da un vecchietto, Nilo, e da sua moglie, Nila (è vero neh, potete andare a trovarli tutte le estati finch'è campano,e ve lo consiglio). Questi due vecchietti vivono a Udine, e durante l'estate se ne scappano dalla città in questo bosco senza elettricità, con l'acqua del torrentello e con degli hobbies strampalati che tralascio se no non mi fermo più..vogliono stare da soli (che teneri).
    Dopo la prima volta che li abbiamo conosciuti ci siamo recati da loro più volte, e una sera, tra un bicchiere di vino ed uno di grappa (pur friulani rimangono) è iniziato un racconto delle loro vite passate ed attuali. Entrambi in passato appartenevano a famiglie povere, hanno vissuto la guerra ed han lavorato fin da piccini per poter vivere. Adesso stanno bene, hanno sempre un piatto caldo e un tetto sulla testa, ed il marito raccontò di quando una volta, tornato a casa coi pidocchi, lo lavarono col petrolio per mandarli via e la puzza gli restò addosso così a lungo che ancora oggi quell'odore non lo può sentire (per non parlare dell'aspetto della pelle che accompagnò il lavaggio). Il suo racconto finì dicendo "Ma come possono dire le persone della nostra età che un tempo era meglio? Un tempo c'era la povertà, non avevamo mangiare, pativamo il freddo ed il caldo, le malattie.Adesso tante cose non ci sono più".
    E allora Sisotta, anche io le vedo le tredicenni in minigonna sull'autobus (che seppur in altre forme esistevano anche in passato), ma vedo anche gli amici con cui sono cresciuta andando nei boschi di giorno e di notte, vedo la possibilità di esprimere se stessi col cinema, i libri (e in passato non tutti sapevano leggere e scrivere n.b.) e i blog (perché no?), vedo la possibilità per me, persona di sesso femminile, di perseguire il mio sogno, di aiutare la gente a non morire per un virus banale. Insomma, il mondo non è tutto nero, come neanche tutto rosa. Credo che il tuo professore volesse dire questo nel non giudicare in positivo o in negativo i cambiamenti, e per questo motivo sono d'accordo con lui :).  
  • At 8/10/06 23:24, Blogger Sisa

    fru la faccio ogni anno con l'università..e l'ho anche scritto;)..tant'è vero che il confronto l'ho fatto con quello. e cmq scade dopo un anno che l'hai fatta!!! :)  
  • At 9/10/06 14:20, Anonymous Anonimo

    Ma il mio non costava così, allora pensavo fosse un'altra cosa :(