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30 novembre 2007
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile parlare dei fantasmi di una mente. Vedi cara, tutto quel che posso dire è che cambio un po' ogni giorno e che sono differente. Vedi cara, certe volte sono in cielo come un aquilone al vento che poi a terra ricadrà. Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già. Vedi cara, certe crisi son soltanto segno di qualcosa dentro che sta urlando per uscire. Vedi cara, certi giorni sono un anno, certe frasi sono un niente che non serve più sentire. Vedi cara, le stagioni ed i sorrisi son denari che van spesi con dovuta proprietà. Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già. Non capisci quando cerco in una sera un mistero d'atmosfera che è difficile afferrare. Quando rido senza muovere il mio viso, quando piango senza un grido, quando invece vorrei urlare. Quando sogno dietro a frasi di canzoni, dietro a libri e ad aquiloni, dietro a ciò che non sarà. Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già. Non rimpiango tutto quello che mi hai dato, che son io che l'ho creato e potrei rifarlo ora. Anche se tutto il mio tempo con te non dimentico perché questo tempo dura ancora. Non cercare in un viso la ragione, in un nome la passione che lontano ora mi fa. Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già. Tu sei molto anche se non sei abbastanza e non vedi la distanza che è fra i miei pensieri e i tuoi. Tu sei tutto, ma quel tutto è ancora poco, tu sei paga del tuo gioco ed hai già quello che vuoi. Io cerco ancora, e così non spaventarti quando senti allontanarmi: fugge il sogno, io resto qua. Sii contenta della parte che tu hai, ti do quello che mi dai, chi ha la colpa non si sa. Cerca dentro per capir quello che sento, per sentir che ciò che cerco non è il nuovo, libertà! Vedi cara è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.

Francesco Guccini

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Milan lè semper Milan
29 novembre 2007
In un attimo di lucidità (oggi ho solo 37,5 di febbre) ne approfitto per mutuare un post del Bolla che vale veramente la pena (solo traduco)..come lui, anch'io metto in neretto quelle in cui mi rispecchio..

Sei di Milano se:

- ogni giorno maledici il traffico in città
- ogni giorno prendi la macchina
- sai che devi aggiungere 10 minuti all'orario scritto alle fermate dell'autobus (sempre se trovi gli orari ndr!!)
- il mercoledì è il giorno del Mom, anche se non hai mai comprato niente dentro al Mom
- almeno una volta hai preso un panino dalle Luride e una birra in Rattazzo
- per ogni 10 parole che dici, "minchia" e "figa" ricorrono almeno 3 volte.
- sai che usare la bici vuol dire rischiare la propria vita
- ed effettivamente sei fiero di ciò
- se senti Girls from Ipanema, pensi a Boys from Comasina
- quando incontri qualcuno altro di Milano, la prima domanda è "Ma di Milano-Milano"?
- odi i piccioni e le persone che danno loro da mangiare
- sai esattamente come non essere fermato dalle persone che cercano di venderti braccialetti o giornali politici
- se devi pagare l'affitto dell'appartamento, probabilmente non sei la persone più felice del mondo

- almeno una volta hai fatto casino in Colonne a causa del Beck's Man
- gli ausiliari del traffico sono i tuoi peggiori nemici
- ogni volta che vai a Le Fontanelle il tuo principale pensiero è non rompere alcun bicchiere.
- durante la scuola, il sabato era il giorno delle manifestazioni in mattinata e della Fiera di Senigallia nel pomeriggio
- se guidi una bici o uno scooter in Corso di Porta Romana le tue mani tremeranno per 10 minuti a causa del pavè
- almeno una volta sei stato svegliato dall'Arrotino
- ti chiedi perché non mettono le luci sulle linee Rossa e Verde della Metro
- ti chiedi perché gli annunci degli scioperi dell'ATM sembrano arrivare dalla Luna
- preferiresti incontrare Hannibal the Cannibal che andare in zona Stazione Centrale di notte
- preferiresti essere avvelenato che nuotare nei Navigli
- se sei un uomo, durante la settimana della moda, sei o molto felice o molto triste a causa di tutte le modelle in città
- non capisci perché all'ufficio dei biglietti internazionali in Stazione Centrale ci sono solo speaker italiani
- se prendi la 90-91 o la 95 di sera sarai l'unica persona bianca sul bus
- odi tutti i turisti che ti fanno aspettare in coda per avere un panzerotto da LUINI
- ancora non capisci perché la gente venga da altre regioni solo per studiare allo IULM
- non importa se righe blu, gialle o marciapiedi: di sera parcheggi la macchina ovunque trovi posto (se lo trovi) e comunque anche se vuoi pagare, non sai dove comprare un biglietto!
- ti chiedi perché c'è più polizia alle Colonne di sabato sera che in tutto San Vittore
- quando la sera il semafoto comincia a lampeggiare, regna la legge della giungla
- se la sera vedi una piccola luce nel cielo, ti sembra di vedere le stelle
- non compri niente da bere al "Todos a Cuba". Lo usi solo per il bagno (e se io posso evitare di entrarci mai più meglio ancora...ndr)
- se sei la prima macchina ferma al semaforo dovrai partire con una reazione di 0,001 secondi se non vuoi che le altre macchine ti suonino (ma soprattutto io sono tra quelle dietro pronte a suonare..hihi)
- sai che è più facile domare una tigre che conquistare una fighetta di Milano
- la ami e la odi, ma comunque "Milan l'è semper Milan"
posted by Sisa at 14:15 | Permalink | 1 comments
help
28 novembre 2007
aiuto. sto male. non capisco perché sta cazzo di febbre non passa. è sempre fissa sui 38,5-39 e mi lascia solo un paio d'ore di tregua quando prendo la tachipirina (e va sui 37,5). Stamattina quando mi sono svegliata con 40 credevo di morire. meno male che lì è intervenuto tecno-papi con la Novalgina. Una statua alla Novalgina. insomma ormai sono una drogata, vivo attaccata a tachipirina-fluimucil-novalgina e senza vado in crisi di astinenza. sono proprio una carretta..proprio io che non mi ammalo mai!! a questo punto il dubbio è lecito: ma come tornerò da Barcellona?? Meglio non pensarci va, che è ancora lunga. meno male che sono in buona compagnia, ottima direi. Meno male che tra vari palloni gonfiati, tutti chiacchiere e distintivi, c'è qualcuno con cui vale la pena parlare. e ne sono proprio proprio contenta...

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pensieri febbricitanti
26 novembre 2007
Non so chi sta parlando. Se Sisa o la febbre che la brucia. Dovrei parlare di Euromilano ma qualcosa me lo impedisce. Vorrei parlare di emozioni, risate, musi lunghi, noia, divertimento, nuove conoscenze che hanno affollato la mia vita in questi ultimi tre giorni ma non riesco a trovare le parole. Ho perso le parole, eppure ce le avevo qua un attimo fa. E se a me non vengono le parole è grave, significa che c’è qualcosa che non va. E non credo siano solo 38 barrettine sul termometro a impedirmelo. Credo sia un altro pensiero che ormai da tempo mi incasina la mente. Volevo dire cose che ti dovevo, che ti dovrei… Ma in realtà non è vero nemmeno questo, non ho niente da dirti. Ho solo da rimpiangere e non mi piace rimpiangere. Non mi piace proprio. E non è nemmeno esatto rimpianto perché forse è troppo presto, forse è troppo grande. Sono confusa, se non si fosse notato. E non è solo una linea rossa di mercurio a dirmelo. Sei tu, sei tu che mi confondi. Sei tu che non ti meriti questo post, che non ti meriti proprio niente. O forse sono io che non merito, forse sono io che dovrei avere il buon senso di lasciarti stare. Ma non posso, almeno per ora.

E allora accendo messenger, sempre che stasera il pc mi conceda un po’ di tregua. Sempre che una pagina blu con scritte bianche non mi rovini conversazioni nuove, interessanti che forse capitano al momento giusto. E sono davvero contenta. Accendo messenger ma sono da sola e quindi mi ritrovo a pensare. Anche se il mal di schiena mi impedisce ragionamenti troppo lunghi, anche se la tosse mi lascia un sapore amaro in bocca, più amaro di quello che già ho di mio.

C’è poco da fare. Questa è la mia scelta di vita. Questo è come sono condannata a sentirmi. Sempre sul sentiero più tortuoso, sempre in salita, sempre a sudare. E non per pessimismo, né per qualche ragione strana. Perché l’ho scelto io. Questa è la pesantezza dell’essere, questa la via del mio Milan. Dopotutto un mese fa sono io che ho scelto di seguire questa strada, sono io che ho liquidato Nick, Jngo e la Vale. Non preoccupatevi, ho tutto sotto controllo. Credevo di imboccare la via della leggerezza per qualche tempo? Tze, illusa. Io non sono leggera, non lo sarò mai. Ma in fondo in fondo questo lo sapevo, sapevo che sarebbe andata così. Ma, ormai lo sapete meglio di me, io non riesco a tirarmi indietro. Tutto quello che mi capita lo vivo a mille. Sempre e cmq. Sapevo che sarei finita così e non l’ho evitato di proposito. Forse per necessità, forse per masochismo (come dice Ale) o forse perché speravo meglio?

E ora dovrei essere ad allenarmi, anzi ora avrei appena finito. Ma il dott. Bodini mi ha consigliato di starmene a letto stasera e il dott. Frigerio mi ha prescritto riposo in vista di giovedì. Solo mi sento in colpa con le mie compagne: tra un problema e l’altro non mi alleno da lunedì scorso e, sarò infantile, ma mi mancano tantissimo le mie compagne, davvero tanto. E mi sento in colpa con loro e non so nemmeno perché. Come se avessi scelto io di stare male..uff

Che post inutile, veramente troppo lungo. Non credo che qualcuno commenterà perché non credo che qualcuno arriverà alla fine. Nemmeno io forse ci arriverò, semplicemente lo interromperò alla prima frase carina che mi esce, alla prima degna conclusione di uno sproloquio mentale e febbricitante, al primo punto che riuscirò a mettere al rito dell’F5 (anche se è inutile, so bene dov’è..), alla prima happy end che posso immaginare. Oppure, semplicemente, qui.

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posted by Sisa at 22:58 | Permalink | 4 comments
25 novembre 2007
noi abbiamo questi numeri: di realizzare sogni che avevamo da piccoli e che ci sono rimasti man mano che ce ne vien data la possibilità.

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posted by Sisa at 19:11 | Permalink | 0 comments
euromilano is past

troppe cose

posterò a breve

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posted by Sisa at 12:06 | Permalink | 2 comments
where amazing happens
22 novembre 2007
il mio obiettivo domani a Euromilano, a parte vincere tutto il vincibile, sarà fare una cosa che si avvicini il più possibile a questo. Se il mio piede me lo permetterà..

EUROMILANO IS COMING...
I'M GONNA PLAY MY BASKETBALL..
NON VEDO L'ORA...

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posted by Sisa at 15:42 | Permalink | 1 comments
Sei tutti i miei sbagli
21 novembre 2007
"la tesi va benissimo e conta solo questo ora"
Una frase per eludere una domanda. la più fastidiosa, la più indiscreta, la più tormentosa e ahimé la più ricorrente "come va la vita?". Oggi mi è stato fatto notare che rispondo "tutto bene" di default. eh vorrei vedere. a parte che penso che anche la domanda sia di default. a nessuno interessa veramente come va la tua vita per il 90% dei casi in cui te lo chiedono. Va diversamente se parli con gli Amici, ma a quelli non rispondo mai "tutto bene". Oggi dalla mia igienista ho risposto "tutto bene", poi si è entrati nel dettaglio degli ultimi mesi (noi ci vediamo una volta ogni 6) ed era presissima (pure lei!!) a seguire gli intrecci della mia vita. Tanto che non riusciva mai a iniziare a pulirmi i denti, continuava a togliermi l'aspiratore per lasciarmi parlare....e alla fine ha commentato "beh ma allora prima hai mentito quando hai risposto 'tutto bene'". Eh sì, ho mentito.

Ho mentito perché, come dice la frase su messenger, "traballo perché l'acqua passata non è realmente passata" e ristagna nel mio presente. E si sa, l'acqua stagnante non è un bel vedere, non emana un buon odore ed è veramente inutile. Anche se qualche reminiscienza della biologia del liceo mi dice che nell'acqua stagnante la vita è vivacissima, forse proprio perché ricca di sostanze. Ma non è il mio caso: tutte queste "sostanze" in realtà mi appesantiscono. Non generano alcunché di nuovo e anzi rallentano lo scorrere delle acque che dovrebbe essere sempre fluido e frizzante. O almeno io voglio che sia così. Io voglio un bel corso d'acqua con i salmoni che saltano di qua e di là, non voglio avere quattro rane bavose appollaiate sulle ninfee. Eppure, aldilà di questo, la mia vita ristagna, l'acqua passata non scorre. Perché? Perché deve essere così? E soprattutto qual è il rimedio? Il tempo credo, ahimé, questo crudele millantatore che illude sempre tutti e tutto. Tutto passa, tutto scorre..tranne le mie acque. che fastidio.

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posted by Sisa at 17:36 | Permalink | 3 comments
Meno male..
19 novembre 2007
Un week end triste perché da sola non sai stare, a quanto pare. In realtà la tua tesi non richiede altro che tu stia da sola davanti al pc per dedicarti a lei, ma la verità è che hai bisogno di calore umano, ora più che mai. Perché? Non si sa. Ma trovarsi in macchina la domenica sera senza più un progetto e ad un orario improponibile per chiamare chiunque (mentre ne hai un disperato bisogno) non va bene. Meno male che c’eri tu, meno male che tu ci sei sempre. E parlando con te le cose migliorano, la realtà riprende la giusta prospettiva. Quei fatti che al momento ti danno un fastidio incredibile..anzi in realtà ti fanno un male indicibile..ma poi ci rifletti e pensi che forse tu avresti fatto la stessa cosa. Forse tu sei più matura, forse saresti stata superiore ma capisci che qualcun altro potrebbe non esserlo. Anche se questo ti dispiace tantissimo. E meno male che in quel momento, mentre costeggiavi l’idroscalo, non hai fatto qualche cazzata. Meno male che avevi già passato l’ex ponte degli specchietti. Meno male che eri quasi in riserva e non avevi voglia di tornare indietro. Meno male che anche se le lacrime ti appannano il vetro hai sempre e comunque una grandissima forza dentro. Ma dove la trovi? Meno male che non hai ceduto: sarebbe stato un gran fallimento nonché una cosa veramente stupida. Meno male che hai imparato la lezione: non si prendono decisioni quando le pulsazioni superano la media. Meno male..sì..meno male che a casa c’è sempre Tino che ti aspetta con una bella pizza e 50 centesimi di sconto. Meno male che quando sono triste mi regali sempre un sorriso! Meno male che alcune certezze ti rimangono in un week end in cui ci sei stata tu e la scenografia della tua vita. Le comparse, i coprotagonisti della tua recita non si sono presentati al lavoro questo week end. Perché? Chi aveva altro da fare, chi aveva occhi solo per altra gente, chi lavorava..insomma tutti, o quasi, avevano buoni motivi per non presentarsi sul palco. Si va bene, ma intanto tu eri lì da sola al centro del palco e, guarda caso, non ti ricordavi le battute. Le luci della ribalta creavano ombre sinistre da dietro la scenografia e il risultato è stato abbastanza deludente. Zero applausi questo week end, solo fischi.

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posted by Sisa at 01:24 | Permalink | 7 comments
A posto siamo..
18 novembre 2007
Al Burning man festival di quest'anno si è svolta una maratona spiritica. Un gruppo di famosi medium è riuscito a incanalare una marea d'informazioni provenienti da celebrità defunte. Tra le rivelazioni più affascinanti c'è stata quella della principessa Diana, che vorrebbe vedere Gwyneth Paltrow recitare la sua parte in un film; John Lennon, invece, avrebbe preferito che All you need is love non fosse stata usata in una pubblicità di pannolini; Ronald Reagan si pente di aver invaso un paese minuscolo come Grenada nel 1983; e Nostradamus ha dimenticato di dire che a metà novembre del 2007 i Capricorni riceveranno informazioni utili da un passato che sembrava morto e sepolto.

Ecco un oroscopo in un momento così, in cui sono rivolta al presente (tutt'al più al futuro), in cui c'è un traballio di fondo ancora da domare, in cui sono in cerca di qualche certezza, non mi piace proprio...

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posted by Sisa at 14:17 | Permalink | 0 comments
ok ho trovato l'sms perfetto
17 novembre 2007
Quello che non conviene è vivere insieme! Tanto oramai vivere senza te è un'abitudine. E se tu mi dici che si può provare, dico che senza te è una l i b i d i n e e quando tu vuoi stare con me non dimenticare che vivere senza te è un'abitudine!!

lo tengo pronto, nella cartella bozze..che non si sa mai..

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posted by Sisa at 12:17 | Permalink | 0 comments
ma sì
16 novembre 2007
e come osserva la cara Silbiuz...

"i kisses ci sono sempre..."

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posted by Sisa at 18:42 | Permalink | 1 comments
A volte ritornano
15 novembre 2007
Come un disco rotto torna quella canzone, quel cd, quel cantante....
"there's still a little bit of your ghost, your witness"..
E a rimetterlo in onda sono semplici parole, semplici accenni fatti da persone che non sanno niente di te, niente..che continueranno a non sapere niente di te anche dopo questi accenni, dopo che hanno acceso una miccia forse. Spero non scoppi. Spero non arrivi mai alla fine questa miccia, che non raggiunga l'ordigno. Che qualcuno, uno a caso, la spezzi. Sennò è la fine. Non ho molto tempo perché succeda ma spero accada..lo spero vivamente. Anche se forse questa non è la strada giusta, forse non è questo il modo di affrontare la cosa ma se non hai altre soluzioni ti aggrappi a tutto e a tutti, soprattutto..

"it's not hard to fall when you float like a cannonball"..
E torni su certi siti a rivedere certe foto, o in certe cartelle del pc dimenticate, rileggi alcune mail, grazie a dio non puoi rileggere i messaggi, perché in un impeto di buon senso li hai cancellati tutti. grazie a dio. eppure a quanto pare non basta..
Perché cazzo non si è fatto gli affari suoi? perchè ha dovuto girare il dito nella piaga? Perché, perché..
O forse mi illudo io. forse ho solo trovato un passatempo, un fuoco di paglia che mi distraesse (e tra l'altro, l'ho trovato pure male...) mentre tutto è rimasto sopito sotto la paglia. Ma io non voglio che sia così, io lotterò perché non sia così..
Lotterò perché la voglia che ho avuto oggi di mandare un sms non torni mai più, perché non torni mai più in certi posti, in certi angoli della mia mente..


Quando hai appena rotto con qualcuno, certe strade, certi luoghi, perfino certe ore del giorno sono da evitare, la città diventa un campo di battaglia deserto, pieno zeppo di mine emotive. Devi stare molto attenta a dove metti i piedi se nono vuoi finire a pezzi..di nuovo..

la cosa peggiore è credere di essere tornata a galla, di esserti addirittura imbarcata di nuovo e poi ricadere nel baratro più profondo dell'oceano. decisamente la cosa peggiore..

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posted by Sisa at 18:52 | Permalink | 1 comments
Deepest thoughts
13 novembre 2007
Hello again. Your words they make me smile as I drift away in my little room upstairs. Oh I spend my nights imagining your face, your touch then I realise how I just know your name. If we could share our time would I disappoint your fantasies? But I belive that I could be the one you're needing 'cause I'm only lonely on the inside. I didn't mean to take away your dreams. And I could start to give apologies for all the stupid things that I will say and I will do. If we should ever cross the same place at the same time would your world skip a beat cause it was me? If we could share our life would I disappoint your memories? And I believe that you could be the one I'm needing and I'm only lonely on the inside. I didn't mean to take away your dreams. If I could give back your hopes, your joys, your treasures don't you think that I would change my world? But there's so many things trying to pull us together that even though we're far apart, I can still watch you walk away. When you close your eyes what do you see? I didn't mean to take away your dreams. In your deepest thoughts, what do you see? I didn't mean to steal your dreams away. When you close your eyes, in your deepest thoughts, do you see me?

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posted by Sisa at 23:31 | Permalink | 0 comments
Il tempo dei dubbi
11 novembre 2007
Rabbia, amarezza ma ancora di più tanta tristezza e delusione. Ripenso alle scelte fatte quest'estate e cerco di vederle attraverso il mio amico un po' troppo saputello al quale di solito non mi piace ricorrere: il senno di poi. Della serie se avessi saputo sarebbe andata così, avrei fatto lo stesso? Che poi com'è questo "così"? Quante somme si possono tirare a novembre? Poche, ma se questo è l'andazzo mi viene da rivalutare alcune cose. Voi, il mio punto fermo, non siete mai in discussione. Voi, la ragione per cui ho fatto certe scelte. A quindici anni come oggi, la mentalità rimane quella. E ne vado fiera, ne vado fiera eccome. Ma anche per una persona che ragiona come me, che ha determinate priorità, non si può andare avanti così per molto. Non posso finire ogni sera con le lacrime agli occhi. Non posso desiderare ardentemente il 23 e il 24 di novembre solo per poter fare finalmente quello che mi riesce bene ed esserne felice. Bisogna vedere fino a che punto uno è disposto a spingersi. Fino ad ora le parole ho potuto ignorarle. Ho potuto ignorare certe frasi e farmene una ragione. Tanto a me non è mai fregato niente di quello che pensano gli altri. Mi è sempre interessato essere a posto con la coscienza e mi è sempre interessato il pensiero di quelle persone che sanno vedere le cose nel modo giusto. E quelle persone ci sono anche ora. Ma, ripeto..le lacrime agli occhi trattenute in fondo alla gola non mi vanno più bene, aspettare momenti "fuori" per sfogarmi davvero no, pensare addirittura a degli escamotage per quella data no, eclissarsi mentre si mangia no, non riuscire a rivolgergli la parola no. Così mi faccio solo del male da sola e consapevolmente. E' tempo di scelte? Non so, il tempo mi dirà..
posted by Sisa at 12:44 | Permalink | 3 comments
Quando il vento ti vuole parlare
09 novembre 2007
Oggi era una giornata bellissima.
Oggi il vento voleva dirci qualcosa.
Io non ho ben capito il suo messaggio e voi?
Ma che avesse qualcosa da dire è fuori di dubbio. Avete visto con che impeto soffiava, come faceva vorticare le foglie, così da creare un vortice di colori e di profumi e di sensazioni che solamente l'autunno può regalare.
Oggi era una giornata da passare camminando per i parchi milanesi, per la bella Milano autunnale.
Oggi c'era un tempo splendido, un cielo limpido e un sole tiepido che ti scaldava appena qualche brivido sporadico che ti correva sulla schiena di tanto in tanto. O giù nell'anima. O ancora di più nel cuore.
Oggi era una giornata malinconica ma terribilmente bella.
Io, oggi, ammiravo le foglie vorticare ed ero felice. Guardavo gli alberi muoversi e colorare l'aria intorno a sé e desideravo ardentemente che questo momento, quello autunnale, non finisse mai.
Vorrei che fossero giornate così tutti i giorni dell'anno.
E invece purtroppo non mi sono potuta godere appieno questa giornata perché ero chiusa in una sala conferenze sotterranea dell'Hotel Marriot in viale Washington. Ma alla fine mi sono divertita e ho rimediato qualche lavoretto..
Insomma avevo occhi, gambe, schiena (e soprattutto capelli) impegnati ma col pensiero ero fuori, su una panchina di qualche giardino (possibilmente non quelli di Porta Venezia ormai..) o passeggiando per qualche viale alberato (come ho fatto ieri con Silvia..che bello!) ad ammirare il vento, il cielo, gli alberi, le foglie e gli umori autunnali cercando di capire che cosa avessero da dirmi. Se magari potevano darmi una mano ora che sono...confusa? impaziente? desiderosa? o forse "un po' triste" come ha detto qualcuno ieri sera...
Chissà che il vento non volesse dirmi proprio questo: scuotiti un po'! Lascia cadere le foglie morte (definitivamente) e danza, danza, danza in tondo come sto facendo fare io a questi relitti della natura e poi ancora gira su te stessa e divertiti e ridi, ridi, ridi..
E non pensare a quello che certe persone hanno rappresentato per te, smetti di pensare a quello che altre potrebbero rappresentare (o vorresti che rappresentassero), smetti di cercare di capire cosa pensano le persone intorno a te e guarda invece a ciò che hai. E fanne tesoro, perché è la cosa più bella e preziosa che potessi trovare. Non buttarla via, non tutte le foglie sono fatte per cadere. Alcune sono fatte per non nascere nemmeno mentre per alcune, quelle più delicate, c'è bisogno di cure e di molta pazienza.
Sì forse il vento voleva dirmi questo..

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posted by Sisa at 17:47 | Permalink | 2 comments
la ragione si dà ai matti
08 novembre 2007
Hai ragione Nick, hai ragione Jngo, hai ragione Vale

avete ragione tutti cazzo!

Ma come dicono Marcilo Agro e il Duo Maravilha

puoi avere la ragione, ma per scaldare un cuore non basterà.

Non so più come dirvelo ma io non ho potere decisionale in questa cosa

"Stanne fuori" ma come faccio?

"Non pensarci" perché, qualcuno ha il telecomando per la propria mente?

"Ti farai del male"..capirai che novità..

Insomma..non voglio fare la kamikaze,

non voglio suicidarmi, non sono masochista fino a questo punto

semplicemente credo che non si possano decidere certe cose (e meno male..)

e io quando mi ritrovo in una situazione, la vivo

sempre e cmq

anche a costo di soffrire..

che poi alla fine..panta rei..

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posted by Sisa at 01:02 | Permalink | 2 comments
06 novembre 2007
senza di te...ora, sempre...brrrrr

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posted by Sisa at 02:11 | Permalink | 1 comments
pensieri sparsi
05 novembre 2007
Passo l'inverno a fare la spola cesano-mariano comense 4 sere a settimane. Percorro tutta la Milano-Meda dall'imbocco a Cormano fino a Meda, appunto. Che poi perché si chiama Milano-Meda visto che poi continua verso Lentate, Barlassina etc etc. E ogni volta passo di fronte all'uscita numero 9, all'Hotel dei Giovi, a quel cavalcavia che percorro ogni estate col sorriso sulle labbra. Passo di fronte, insomma, all'uscita di Binzago. E ogni volta che lo faccio un pensiero vola al mitico torneo. Questa sera ne ho ripercorso qualche serata. La partita vinta contro il Cachuco e i miei 14 punti quella sera. E poi penso invece al tiro del pareggio che ho sbagliato contro Gli Amici del Piazz, tiro che ci è valso la finale. Finale che forse avremmo perso di nuovo contro il Cachuco, ma sarebbe stata la Finale. E poi mi soffermo un attimo. Quante cose sono cambiate da luglio ad oggi. Ma davvero quante....dalle piccole cose come la stagione, a quelle più importanti come le storie d'amore, fino al fatto che ho finito gli esami e domani consegno il primo capitolo della mia prima tesi. E quanto sono cambiata io...Chiacchiero su msn con persone nuove e dico cose che lasciano a bocca aperta i nuovi interlocutori che non mi conoscono ancora bene. Poi ci ripenso e mi dico "come sono cambiata".

Sorpasso un camion in curva a tutta velocità cantando le parole dei Green Day e penso "adoro superare i camion traballanti in curva, adoro sentire il motore andare su di giri, adoro la velocità, adoro il rischio". E poi irrimediabilmente ripenso "come sono cambiata". Io che fino a qualche anno fa avevo il terrore della mia stessa ombra, di fallire in tutto, di soffrire ancora come avevo già sofferto. E guardatemi ora: ora che invece disprezzo il pericolo, anzi lo cerco. Ora che preferisco soffrire che non provare niente. Ora che ho bisogno di sensazioni forti per andare avanti.

Passa una pluriel arancione..sarà lui con la macchina del papi? Passa una Transalp, sarà Piero? Sono le 20.20 e forse cento metri più avanti o cento metri più indietro Nick sta facendo la stessa strada per giocare un'amichevole a Nova Milanese. Mi chiedo chi altri potrei conoscere su questa strada che sto percorrendo e penso a quante volte ci si sfiora senza nemmeno saperlo. A quante volte lo si fa anche con noi stessi. Sono davvero cambiata o è l'onda del momento? O forse sono solo cresciuta un po'..è normale.

Rido e scherzo in allenamento..come mi diverto con Lupa, Nadia e Monica. E quante battute a squarciagola con Mec, Sabri e Vero. E tra un legnetto e l'altro e una risata e l'altra ho il tempo di rendermi conto che siamo proprio una bella squadra. "Venerdì 16 andiamo all'Alcatraz!!!!! Non ve lo dimenticate, eh???"....Moky ormai lo sanno anche i muri!!!!! Ma almeno non si pensa al solito chiodo fisso. Too much love will kill you, Sisa, ricordalo..

E poi entri in macchina..le 22.25. Mai finito così presto. Potrei passare a trovare Nick, ma non so dov'è la palestra. E soprattutto sono in pigiama..e se, e se, e se? Troppi se..Aspetto qualche giorno in più per avere delle conferme. Conferme? Che conferme potrei avere? Non lo so..ma aspetto. Almeno saprò di che morte morire. Sono le 22.40 e Nick ancora non risponde. L'uscita di Nova è la prossima, vabè andrò a casa..così avrò tempo per fare una bella mangiata e scrivere due pensieri sorti così dal nulla sul blog..

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posted by Sisa at 23:26 | Permalink | 2 comments
L'origine dell'amore
04 novembre 2007
Quando la Terra era ancora piatta, quando le nuvole erano ancora fatte di fuoco e quando le montagne si allungavano verso il cielo a volte anche oltre, le persone vagavano sulla Terra come grandi barili roteanti: avevano due paia di braccia, due paia di gambe e avevano due facce che spuntavano fuori da una testa gigante cosìcché potevano guardare tutto intorno a sé e potevano parlare mentre leggevano. E non avevano mai saputo niente dell’amore. Tutto ciò era prima della nascita dell’amore. Allora c’erano tre sessi: uno che appariva come due uomini attaccati schiena a schiena chiamati Figli del sole. Simili nella forma e nel contorno erano le Figlie della terra che sembravano due ragazze avvolte in una. E i Figli della luna erano come una forchetta ficcata in un cucchiaio: erano un po’ sole, un pò terra, un po’ figlia, un po’ figlio. Un giorno gli dei si spaventarono abbastanza della nostra forza e dalla nostra resistenza e Thor disse: “Li ucciderò con il mio martello così come ho ucciso i giganti”. Ma Zeus disse “No è meglio se mi lasciate usare i miei fulmini come se fossero forbici: li taglierò come ho tagliato le gambe alle balene e come ho trasformato i dinosauri in lucertole. Allora afferrò qualche dardo e fece una risata dicendo: "Li dividerò esattamnte a metà, li taglierò proprio nel mezzo". Dopodiché le nuvole si ammassarono in enormi palle di fuoco. Così il fuoco scoppiò giù dal cielo in dardi come lame luccicanti di un coltello e lacerò la carne dei figli del sole, della luna e della terra. E qualche dio indiano cucì la ferita in un buco, lo sistemò sulla nostra pancia per ricordarci il prezzo che abbiamo pagato. E Osiride e gli dei del Nilo riunirono una tempesta per scatenare un uragano in grado di farci disperdere in un flusso di pioggia e vento e crearono un mare di onde per travolgerci. E se non ci sapremo comportare bene ci taglieranno di nuovo e allora saltelleremo su un solo piede guardandoci attraverso un solo occhio.

L’ultima volta che ti ho visto eravamo appena stati divisi in due. Tu guardavi me. Io guardavo te. E avevi un’aria così familiare ma non ti ho potuta riconoscere perché c’era del sangue sul tuo viso e c'era del sangue nei miei occhi. Ma potevo giurare dalla tua espressione che il dolore che c’era in fondo alla tua anima era lo stesso che c’era in fondo alla mia. Quello è il dolore che traccia una linea retta attraverso il cuore: lo abbiamo chiamato Amore. Così ci gettammo le braccia al collo l’uno dell'altra provando a riattaccarci: stavamo facendo l’amore. Era una sera fredda e buia di tanto tempo fa quando dalla potente mano di Giove successe la triste storia di come siamo diventati creature con solo due gambe. Questa è la storia dell’origine dell’amore.

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posted by Sisa at 02:19 | Permalink | 0 comments
thanks Vasco
03 novembre 2007
Come fai adesso che
sei rimasta solo te
a sperare in qualche cosa di migliore
a pensare anche al grande amore
sei un'inguaribile romantica
un po' isterica
però simpatica
certo unica.

Come fai adesso che
non c'è neanche più lui con te
lui che aveva grandi cose per la testa
lui che poi un giorno come niente ha
detto "basta"
sei un'incredibile romantica
un po' nevrotica
ma non patetica
certo unica
certo unica...

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posted by Sisa at 17:31 | Permalink | 1 comments
02 novembre 2007
William Blake disse:

"Non saprai mai cosa è abbastanza se prima non sai cosa è troppo.
La via dell'eccesso porta al palazzo della saggezza.
Se il folle persiste nella sua follia diventerà saggio
".


ecco forse dovrei rincuorarmi..della serie chi la dura la vince..
forse alla lunga potrei diventare saggia..forse!!

Intanto il mio oroscopo per la prossima settimana dice:

"Il numero di canali televisivi tra cui possiamo scegliere sta crescendo a vista d'occhio. Dove abito io, per esempio, nel 2000 ce n'erano solo 61. Adesso posso scegliere tra 104 canali. Eppure i sondaggi dimostrano che la maggior parte di noi vede solo il 15 per cento di quello che avrebbe a disposizione. Se la prossima settimana vuoi essere allineato con i ritmi cosmici, Capricorno, dovrai sforzarti di allargare le tue scelte, non solo per quanto riguarda i canali tv. Ti consiglio di sperimentare una straordinaria varietà di cibi, personalità, paesaggi, stili e culture. Assimila immagini e suoni su cui normalmente non penseresti mai di sintonizzarti."

il vostro, al solito, lo trovate QUI!

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posted by Sisa at 19:44 | Permalink | 0 comments
F.......issimo!!
Una sola parola..che inzia per F e finisce per issimo basta a buttarti giù..

"ma perché?" chiede Ale..

e in effetti ha ragione..

quella parola non cambia la mia "bella" situazione..

ma in fondo sì, nella mia fantasia cambia tutto..

e ora? Nulla..

mi comporterò come sempre..

farò le cose che volevo fare già prima

aspetterò lo stesso con ansia quei giorni

e quel che sarà sarà..

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posted by Sisa at 04:48 | Permalink | 2 comments
sentimental confusion
01 novembre 2007
Siamo a novembre. in a cold november rain. confusion..

Email che arrivano..stupende..e email che non arrivano..il tasto F5 che si consuma ancora..ma è bello così..sono quei momenti che sono sempre bellissimi..aspetto Euromilano per tanti motivi..

Previsioni di serate che poi sfumano come niente:

Gente che non doveva esserci e invece c'è..e che vorresti solo prendere a schiaffi. "ma perché ride sempre?"..perché è scemo credo..

Gente che non sapevi ci fosse e invece c'era e non potevi esserne più contenta..che non sentivi da tanto ma che con un abbraccio può farti passare tristi pensieri e in una sola serata a ballare ti capisce più lui di gente che ti è vicino ogni giorno.

Gente che invece sapevi ci sarebbe stata, gente che ha detto "passerò tutta la sera con te" e forse era meglio se non la passava..insomma..boh

Gente che ti costruisce un muro davanti senza sfidarti a scavalcarlo, solo per il gusto di tenerti lontano..

Gente che ti guarda, ti parla del più e del meno..che fa il cretino con gli amici..lecito.. che va via senza salutare che non riesci a capire che cazzo di posto ha nella tua vita, nella tua mente
nel tuo cuore..

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posted by Sisa at 14:06 | Permalink | 3 comments