Ci sono attimi che tu vivi, forse in modo utopico o adolscenziale, credendo che siano e saranno per sempre gli unici nella tua vita. E quindi fai dei pensieri, dici delle cose e ne fai altre nella presunzione o forse nella speranza che non le rifarai mai più. E non speranza in senso negativo. Speranza perché è rassicurante credere che una cosa accaduta, soprattutto se bella, possa rimanere un fatto irrelato nel tempo rendendolo così speciale, unico e in qualche modo immortale. A volte ti sforzi per far sì che le cose restino così, a volte invece è davvero facile evitare che la sensazione, il fatto, la frase dilaghino in altre circostanze. Ci sono ad esempio canzoni, canzoni che irrimediabilmente dedichi a persone o situazioni. E spesso accade che anche se la situazione che le contestualizza finisce, il sentimento evapora, tu comunque rimani legato a quell'emozione e cerchi, a volte stupidamente, a volte in modo quasi meccanico, di salvaguardarla. Per cui se qualcuno te la canta o se la senti passare alla radio, tu dentro di te ti rifiuti di cedere il passo e conservi gelosamente il tuo ricordo. E non c'è niente di più triste che sforzarsi di ricordare. Delle volte, invece, il ricordo è talmente spontaneo che a volte cammina traballando sulla sottile linea del dolore. E ci sono canzoni, ci sono pensieri, ci sono ricordi di cui non ti libererai mai. Ma, e qui veniamo al punto, ci sono anche momenti che ti fanno ricredere e riescono a re-indirizzare certe canzoni sacre, perché sacre è la parola più esatta possibile, e dare loro un nuovo senso. E la cosa più strabiliante è che tu non ti opponi e anche se all'inizio il pensiero spontaneo è "no no, questa è per Lui", poi non riesci a non tenere conto di quel sorriso smagliante e luccicante che ti sta sorgendo dal di dentro e ti illumina il volto. E allora ti lasci andare, cedi il passo e un "grande grande grande" può diventare nuova vita e anche la Prima Canzone, quella che credevi non ti avrebbe mai fatto pensare ad altri, ad un certo punto ti accorgi che invece è più adatta ad altre persone, ad altri orizzonti, ad altre speranze...It's amazing how you can speak right to my heart. Without saying a word, you can light up the dark. Try as I may I could never explain what I hear when you don't say a thing. The smile on your face lets me know that you need me, there's a truth in your eyes saying you'll never leave me. The touch of your hand says you'll catch me whenever I fall. You say it best when you say nothing at all. Etichette: dediche, riflessioni
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