da quanto che non ti scrivo. Forse da qualche anno. Ci sentiamo spesso, eppure non ti scrivo da tanto. Forse non ce n'è bisogno. Forse a noi basta pensarci per sentirci vicini, ci basta una parola per scrivere millenni. Ma ora voglio parlarti. Anzi, voglio scriverti. Voglio sentire le mie mani scorrere sulla tastiera del computer come le dita di un pianista sul suo strumento preferito. Vorrei che per ogni tasto che schiaccio uscisse una dolce nota e sentire quale melodia ne verrebbe fuori. La melodia dei miei pensieri. Non so che ritmo avrebbe, né so quanto durerebbe ma sarebbe bello per una volta sentirla. Senza doverla interpretare, senza aver bisogno di capire i propri pensieri. Tutto sarebbe già decodificato in chiave musicale, tutto già pronto solo per essere ascoltato, un omogeneizzato del proprio cuore. Chiaramente non sarei io se i miei discorsi non avessero un'introduzione aulica che tocchi i massimi sistemi per poi calarsi nel vivo del discorso. Insomma, sono letterata mica per niente. E poi so che a te piace leggermi così. E so che piace anche ad altri. E soprattutto non posso farne a meno. Mi chiedi com'è la mia vita ora. Non ci sarebbe niente di più facile da descrivere, forse. Ieri sera mi hanno detto che da qualche mese a questa parte sono più bella. E hanno dato un motivo a tutto ciò, un evento. Un evento che senza dubbio è stato importante nella mia vita, che l'ha davvero cambiata, delusa, rattristata, fatta rinascere. Insomma un miscuglio di cose belle e brutte, come tutte le cose importanti. O forse è tutto dovuto al nuovo look? Al nuovo taglio di capelli e colore? Forse il fatto di aver finito gli esami, di star veleggiando verso la laurea in perfetto orario. E di rendere quindi orgogliosi i miei, di ripagarli un pochino di tutti gli sforzi fatti. Forse. Forse un nuovo stile di vita, forse un'energia vitale che ha preso a turbinare nelle mie giornate. Forse nuove conoscenze, tante nuove conoscenze che hanno sconvolto la mia vita. Una su tutte. Insomma, tanti fattori che hanno contribuito a rendere più "bella" la Sisa, forse solo più serena. Perché ora c'è una Sisa che non guarda il futuro ma "believes in the resolute urgency of now" come mi suggeriscono gli Smashing Pumpkins.
Insomma vuoi parlare della mia vita, ma è così difficile riuscire a fare un bilancio ora. Dovrei raccontarti mille cose, mille cose davvero. Per capirmi davvero non basta chiedermi come va, bisognerebbe ascoltare in diretta live ogni volta che la mia mente partorisce qualche idea, qualche pensiero, qualche riflessione. Dovrei riuscire a mettere per iscritto ognuno di questi momenti per riuscire a tracciare una mappa concettuale di quella che è "Sisa". Si perché a descrivermi non sarei brava, a raccontare in un breve sunto la mia situazione non renderei l'idea di quello che è il mio universo. Ma forse è giusto che sia così.
Potrei raccontarti della vita universitaria, che va benone, come già ho detto. Potrei parlarti dei miei obiettivi ma forse ti annoierei. Potrei raccontarti della mia tesi ma il rischio è ancora maggiore anche se quando ne parlo mi si illuminano gli occhi e la rendo meno barbosa che mai! Potrei raccontarti della partita di ieri sera, dei complimenti di Nadia che fanno davvero piacere, della sensazione di divertirsi in campo giocando bene che non provavo credo da Binzago. Della situazione un po' più pesante che si crea però ogni giorno in palestra, che mi fa venire voglia di mollare tutto, ma ti potrei anche raccontare di quanto mi diverto, di quanto rido, di quanto voglio bene alle mie compagne e di quanto mi rendo conto che questa è la cosa più importante alla fine. Potrei raccontarti dell'ultima settimana, delle emozioni fantastiche che ho provato. Dei dubbi, delle paure cancellate da uno sguardo. Di momenti che fanno battere forte il cuore, davvero. Di lauree di amiche che ti fanno preoccupare di quando quel giorno ci sarai tu davanti a quel tavolo e a quella porta aspettando un campanello e ti immagini chi ci sarà accanto a te, chi ci sarà ad abbracciarti e darti un bacio. E speri di poter fare una lista che non verrà disattesa. Spero quel giorno di avere intorno tutte le persone che mi vogliono bene e rendermi conto che sono tante. Spero. Spero di aver risposto alla tua domanda. Anche se forse è più facile a dirsi che a farsi. Potrei mandarti un'email altrimenti, ormai sono bravissima a scriverle e forse questo post nasce proprio da una mail scritta poco tempo fa che ha attivato la modalità "pensiero". O forse è stata attivata da una domenica pomeriggio passata in casa a riprendermi dalle fatiche di una settimana bellissima ma davvero faticosa. E così domani sarò pronta per una nuova entusiasmante settimana, al ritmo di quella che ti ho descritto essere la mia vita ora. Spero che sia stata chiara. Anche se è bello che così non sia.
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