and now I walk into the wild
11 febbraio 2008
Mi piace avere un motivo per tornare a scrivere. E so che per questo capirai se adesso alle 2 di notte sono alla tastiera anziché riposare, godendo dei minuti che mi hai regalato. Ma credo che se certe cose non ti fanno riflettere, se dopo certi film non ti viene voglia di gridare, non puoi definirti propriamente uomo. O almeno, uomo nell’accezione in cui lo intendo io. “Se ammettiamo che l’uomo sia regolato dalla ragione, ci precludiamo la possibilità di vivere”: citazione number one. Perché non è solo questione di prendere e viaggiare. Non solo almeno. Non è solo questione di ribellarsi ai genitori che ti hanno ferito, di scoprire luoghi incontaminati e capire la bellezza della vita nel senso più primordiale. È proprio una questione filosofica, una filosofia che ho sempre abbracciato. È un voler rinnegare tutto il sistema, perché un sistema non dovrebbe esistere. E allora prendere e andare, andare dove ti porta il vento o dove ti portano i tuoi sogni. Viaggiare per lasciare i ruoli, le imposizioni, un senso della vita che non le appartiene, la società, la società, la società, la società!!!!!! Perché la società non esiste, è un’invenzione del XX secolo. La società ci rende cattivi perché ci vuol far credere che siamo diversi. In cosa poi? Non l’ho mai capito. Al liceo adoravo studiare filosofia perché mi sembrava che i filosofi conducessero la vita esattamente come andava vissuta: a fare niente, o almeno in senso stretto. Passare la vita pensando, vivendo gli attimi, riflettendo su ciò che ci circonda e godendo di ogni esperienza. E passavo ore a riflettere su questo. Mi chiedevo come mai si fosse persa questa abitudine. E mi ero resa conto di ciò che ha detto Alex stasera: che tutto è stato inventato. Tempo fa su questo blog, o su un altro, dicevo che le nostre vite sono fatte di semplici passatempo, che l’evoluzione delle comunità umane è consistita in questo fondamentalmente: nel creare diversivi per occupare il tempo. Sempre nella convinzione che si debba avvalorare la tesi della nostra diversità, perché se fossimo tutti uguali non avremmo bisogno di tutto ciò che sta dietro al sistema e del sistema stesso. Ma io mi chiedo in quale momento preciso si è smesso di viverlo il tempo, anziché occuparlo. Mi chiedo, come mi chiesi il 15 maggio 2000, quale possa essere il senso di tutte le cose che ci siamo creati ad hoc: il lavoro, gli hobby, le relazioni. Che senso, che senso..e mi chiedo perché ogni singolo uomo è così cattivo verso il prossimo? E la risposta è sempre quella: è la diversità a renderci cattivi e la società a crearla. Che bello sarebbe seguire il vento sapendo che la prossima persona che incontro avrà sicuramente un sorriso per me? Che saprà cogliere in un pollice alzato un’occasione di vita? Perché è così difficile credere di poter vivere così, nella più completa libertà e fiducia, nel mondo, nel prossimo, nella strada? L’unica casa: the road. A road to nowhere. Ecco il titolo del mio blog che ritorna: just another soldier on the road to nowhere. E che bello è seguire il filo di queste vicende e dei miei pensieri abbracciata a te? Sapere che “un film del genere lo devo vedere con te”, perché così appena finisce prendiamo e scappiamo. Lontano da tutto e da tutti. Da tutto soprattutto. E che bello è sapere che i tuoi occhi non mentono? Sentire che tutto ciò basta. Frasi, citazioni, canzoni, immagini di una natura che sa regalare momenti indescrivibili per chiunque abbia gli occhi per guardarla e intanto due piedi che si attorcigliano e giocano a rincorrersi. E un gufo impiccione che cerca compagnia, tanto dolce quanto chi se ne occupa. E misteriosi fenomeni paranormali alle scorte d’acqua che portano a enormi punti di domanda..ma cosa importa quando si sta insieme? Non importa niente. Centoquaranta minuti abbracciati a seguire il filo di immagini, pensieri e parole davvero coinvolgenti per arrivare a capire che happiness is only when shared. Beh dai quantomeno è un buon punto di partenza prima di gettarsi davvero into the wild o prima di capire che forse non serve veramente. Un sms, una piccola vibrazione prima tecnologica, poi emotiva, un sorriso. No, non serve.

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post vari..ovverosia o troppo o niente, eh?
16 settembre 2006
oggi giornata ricca di cose da dire. belle o brutte, che vale la pena di dire o no, ha poca importanza. la giornata è cominciata con mia madre che mi sveglia alle 7.30 e io prendo l'ovvia nonché premeditata decisione di non presentarmi allo scritto di latino (ahahah) causa sciopero e dunque rantolo nel letto ancora un po', finquando sento mia madre urlare "Nooooooooo". dall'enfasi del suo grido potrebbe essere crollato il palazzo e io non me sono accorta: del resto sono ancora a letto e nulla può accadere di spiacevole quando si è a letto! Ovviamente non mi alzo, né domando cosa c'è..semplicemente mi giro dall'altra parte. Lei arriva di corsa in camera e mi dice 'metti sul 3, metti sul 3'. io un po' stronza, un po' assonnata, un po' ironica le rispondo 'mamma non vado a letto col telecomando!'. Lei lo cerca, fa per accendere ma non serve. dal salotto arriva uno zippediduda zippediee..e può essere solo una persona: LO ZIO TOM!!! Film Disney del'46, visto e rivisto da bambina tante di quelle volte, un po' come i Goonies o He Man, o Lady Hawke e Dirty Dancing o i Wuzzles..che chissà perché li si vede una volta e si continua a farlo, tante e tante volte. E ce lo si chiede? Lo zio Tom era un mito: saggio, pacato, divertente, genoroso...e poi come si fa a non amare Fratel Coniglietto? e Comare Volpe e Compare Orso?? Compare Orso era un mito...ah ah ah ah



E quindi la giornata è inziata così, nel migliore dei modi.."Zippediduda Zippediee più stupenda giornata non c'è, oggi il sole splende per me, zippediduda zippediee". anche se non c'è il sole e ho due esami nei prossimo 15 giorni che mi aspettano a braccia aperte. ma sìì si vive una volta sola. Poi becco su sky un episodio di Seven Heaven: dio se penso che una volta lo guardavo. Non esiste un telefilm più palloso di quello. Se bevi un birra sei un criminale, se esci con un ragazzo sei da condannare a morte. Madona me!!!!!!! Mi stupisco di come quei ragazzi siano cresciuti sani di mente!!!!!! Sta di fatto che quella era la puntata di quando moriva la mamma di Ennie, quindi la nonna. E mi è venuta un po' di tristezza, nonostante mia nonna sia morta ormai da 7 anni. Mi è venuta lo stesso una gran tristezza.

Infine tasto dolente. Stasera amichevole, contro una squadra un po' inesistente ma l'importante era giocare, trovarci, provare i giochi, il timing, gli spazi etc etc. vi dico solo che è finita qualcosa tipo 101 a 44 e una di loro alla fine ha detto 'beh dai pensavo peggio'. ahhhpperò. vabè cmq io ero un po' giù per la mia partita: sono partita male, spaesata, ho sbagliato cose che non sbaglio di solito e questo mi ha un po' buttata giù. quando sono rientrata ho pensato a dare il 100% in difesa sapendo che poi da lì arriva più fiducia e infatti qualcosa di meglio è arrivato. Alla fine qualche canestro l'ho segnato. Ma non posso certo darmi la sufficienza. da un lato so che ci vuole tempo, la squadra praticamente è la stessa dell'anno scorso quindi mi devo inserire io in un gruppo (soprattutto a livello cestistico) già formato, dall'altro però ho paura che sarà sempre come stasera, come a biassono. e ho paura di pagare per sempre quella scelta che feci 5 anni fa di ricominciare a vivere, perché grazie a quella sono una ragazza di 21 anni e ne sono felice, ma sono rimasta una giocatrice di 15. Però non mi arrendo: la squadra è fantastica. Oltre che brave sono tutte così simpatiche e carine e tutte quante, nessuna esclusa, rappresentano uno stimolo per me: anche la Cri e la Chiara, che sono addirittura più piccole di me, per me sono un esempio da seguire di determinazione e concentrazione in campo. Perché come dice Nadia alla fine, tolto biasssono, ho sempre giocato in squadrette con alcune giocatrici buone ma poche. ora posso finalmente lavorare su me stessa e sono sicura che da qui a fine anno sarò migliorata. tanto. è una promessa. mi impegnerò davvero. anche perché ci sono alcune persone che credono in me che non voglio assolutamente deludere (Sabri, Nadia siete grandi!)!!

Ah ci tenevo a dire al mio fratellino Simi che sono contentissima, anche se lo scopro solo ora, che abbia passato la prima selezione per controllori!!!!! Spero nella seconda ma sono fiduciosa...sei grandeeeeeee!!!!!

dimenticavo...ecco la massima del giorno: "non parlate di SS che oggi è pure morta la Fallaci!" (grande Mony..nn ho parole..un mito)

ps per tributo alla modestia non commento il mio eccezionale lavoro sulla grafica del blog....eheheh

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