un'immagine, mille parole
05 ottobre 2007
posted by Sisa at 14:20 | Permalink |


1 Comments:


  • At 5/10/07 16:48, Anonymous Anonimo

    “Certo che ho commesso tutti gli errori che un uomo di mezz’età possa fare. Si perché io ho sperperato tutti i miei soldi, che ci crediate o no. Ho cacciato via tutti quelli che mi volevano bene e da qualche anno mi da anche fastidio la faccia che vedo nello specchio”. Sapete con il tempo, con l’età, tante cose ci vengono tolte ma questo fa parte della vita. Però tu lo impari solo quando quelle cose le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco di cm, e così è il football. Perché in entrambi questi giochi, la vita e il football, il margine di errore è ridottissimo. Capitelo, mezzo passo fatto in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate, mezzo secondo troppo veloci o troppo lenti e mancate la presa MA i cm che ci servono sono dappertutto, sono intorno a noi, ce ne sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo. In questa squadra si combatte per un cm, in questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un cm, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un cm perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei cm il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta. La differenza tra vivere e morire. E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un cm. E io so che se potrò avere un’esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel cm. La vostra vita è tutta lì, in questo consiste. E’ in quei 10 cm davanti alla faccia. Ma io non vi posso obbligare a lottare: dovete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi. Io scommetto che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno
    con voi, che ci vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui. Questo è essere una squadra signori miei, perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo o saremo annientati individualmente."